Palagiustizia Bis, la giunta De Luca insiste con il progetto "Fosso"
Nuovo Tavolo tecnico a Palazzo Zanca dove l'amministrazione comunale ha sottolineato a prefettura, avvocati e magistrati che andrà avanti con i piani al parcheggio di via La Farina
Ancora un Tavolo tecnico sul Palagiustizia bis. "Oggi nell’aula consiliare di Palazzo Zanca – ha sottolineato il sindaco Cateno De Luca – si è reso necessario per fare il punto in merito alla realizzazione”. All’incontro hanno preso parte il prefetto Maria Carmela Librizzi; il vicesindaco Salvatore Mondello; l’assessore Dafne Musolino; il presidente del Consiglio comunale Claudio Cardile e una delegazione di Consiglieri comunali; l’esperto del Sindaco della pianificazione per la realizzazione degli uffici giudiziari Alberto Vermiglio; i parlamentari Grazia D’Angelo e Pietro Navarra; il presidente della Corte d’Appello di Messina Michele Galluccio; il presidente dell’Ordine degli Avvocati Domenico Santoro insieme al presidente del Consiglio dell’Ordine Frida Giuffrida e il consigliere Felice Panebianco e Valeria Todaro del Tribunale del Lavoro.
“Riguardo al tema della realizzazione del nuovo Palagiustizia abbiamo avuto modo di comunicare – ha proseguito De Luca – attraverso una nota indirizzata in data 10 febbraio 2020 all’Agenzia del Demanio, per la quale con una risposta che non abbiamo condiviso e abbiamo anche replicato con note successive indirizzate al ministro di Grazia e Giustizia, dove non ci viene comunicato il tema che non veniva formalizzato e che a seguito della riunione del 23 luglio 2019, in quel contesto fuori verbale, emerse la questione riguardante il costo della previsione dell’addendum e proprio in relazione a questo abbiamo fatto una nota il 23 gennaio nella quale abbiamo chiesto che venisse formalizzato all’Agenzia del Demanio, soggetto che ha avuto incarico di questo addendum di progettare e comunicare la previsione dei costi anche in considerazione dei cronoprogrammi, e come abbiamo avuto modo di accertare siamo fuori dalle previsioni ipotizzate. A seguito di ulteriori incontri abbiamo avviato una comunicazione riguardante la volontà da parte nostra di revocare il Protocollo se non si fosse giunto a qualcosa di concreto attraverso la collaborazione preziosa dell’avvocato Vermiglio siamo riusciti in questi due mesi a riprendere alcune interlocuzioni in particolare l’incontro del 16 gennaio scorso con i Sottosegretari alla Giustizia e alla Difesa dove si è riusciti in termini definitivi a rappresentare la nostra volontà di tirarci fuori dal Protocollo, in quanto non garantisce una tempistica ed una risposta concreta a quelle che sono ormai le situazioni drammatiche in cui versano gli uffici giudiziari della città".
Ci sarà riunione definitiva nella seconda settimana di marzo dove il Comune focalizzerà due aspetti: il primo riguarda gli esiti dell'incontro soprattutto relativamente al costo della struttura giudiziaria, 35/40 milioni contro i 17 ipotizzati, e di procedere con la progettazione definitiva per l'ipotesi parcheggio Fosso. "Di conseguenza se c’è la volontà di risolvere il problema volontà significa anche mettere le risorse mancanti - conclude De Luca - quel protocollo d’intesa datato febbraio 2017 non soltanto non si è portato avanti, ma stiamo per entrare nel terzo anno ed ho la sensazione che ormai si debba arrivare al quarto anno, come quattro anni sono i termini previsti di validità per fare passare il tempo come accade spesso in situazioni imbarazzanti, e scioglierlo quantomeno di ‘morte naturale’.
Non vogliamo attendere ancora un altro anno pertanto è nostra intenzione di predisporre una proposta di giunta per revocare il Protocollo d’intesa e andare avanti con la progettazione della struttura in via La Farina al fine di risolvere questa situazione che ad oggi non ha trovato alcuna alternativa”. Anche il presidente Galluccio si è soffermato in merito alla tempistica del Protocollo definendola ‘troppo a lungo termine’ auspicando infatti che in tempi brevi, ciascuno per le proprie competenze possa definire il quadro progettuale in modo da trovare una localizzazione degli uffici giudiziari.