Panico da Coronavirus, "Riapriremo quando la situazione si sarà calmata”: l'amaro cartello dei cinesi Gino e Giulia a Terme Vigliatore
Più cresce il panico da contagio per il nuovo Coronavirus, più si abbassano le saracinesche delle attività commerciali gestite in particolare dai cinesi. Nonostante sia stato accertato che in Italia non vi sono casi di contagio trasmesso direttamente da persone di nazionalità cinese, la psicosi sta colpendo le loro attività commerciali e di ristorazione, che hanno subito un drastico ridimensionamento degli affari. Così, molti negozi nel comprensorio tirrenico, e non solo, adesso sono chiusi.
Sulla serranda abbassata di un negozio gestito da cinesi a Terme Vigliatore è apparso un cartello per comunicare i motivi della chiusura e trasmettere l’amarezza e rassegnazione che stanno vivendo in questo momento. Una realtà sconcertante, resa ancora più mortificante dal fatto che anche nel vissuto quotidiano i cinesi - un po' ovunque - stanno subendo duri contraccolpi e si vedono costretti a doversi difendere da scandalosi attacchi come se fossero loro il virus piuttosto che le prime vittime.
Pamela Arena