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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Turisti stranieri pronti a imbarcarsi al porto di Messina per le Isole Eolie, fermati dalla polizia

I due ragazzi parlavano poco italiano e hanno saputo spiegare solo che arrivavano da Catania. L'equipaggio ha capito che non viaggiavano per lavoro e hanno allertato il comandante. Ma sulle misure di sicurezza ai porti è già polemica

Zaino in spalla, un trolley e look pronto per affrontare la primavera. Volevano imbarcarsi sull’aliscafo Mirella Morace della Liberty Lines che doveva partire alle 14.10 dal porto di Messina diretto alle isole Eolie ma se li sono portati via gli agenti di polizia.

I due giovanissimi, sembra americani, masticavano poco l'italiano e sono riusciti a spiegare solo che arrivavano Catania, presumibilmente dall’aeroporto. Al personale dell'Equipaggio e ai pochi passeggeri che facevano ritorno a casa è sembravano  che fossero all'oscuro delle disposizioni che hanno blindato l’Italia intera, vietando gli spostamenti se non per motivi di lavoro e casi di estrema necessità che devono essere autorizzati.

L’equipaggio si è reso conto dell'anomalia ed ha avvisato il comandante. E' stato quest'ultimo a spiegare la situazione ai turisti e a chiedere l'intervento delle forze dell’Ordine.

Ugl chiede controlli nei varchi di accesso alle aree portuali

Un tema caldo quello dei trasporti sui mezzi marittimi in questi giorni di emergenza. Proprio oggi il segretario provinciale di Ugl Mare, Giacomo Nicocia, ha chiesto al prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi di predisporre valutare l’opportunità di predisporre idonei posti di controllo sanitario mobili da porre ai varchi di accesso alle aree portuali, per il controllo individuale di tutti i passeggeri, operatori ed equipaggi diretti ai mezzi natanti.

Nei giorni scorsi erano stati gli altri sindacalisti, Orsa, Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti che in una nota congiunta sempre alla Liberty Lines, a pirre il problema della sicurezza a bordo legata anche alla sanificazione degli abienti precisando che non poteva essere demandata all'equipaggio con responsabilità affidate al comandante ma occorreva individuare ditte specializzate.

Contagio si navi e liscafi, polemica sulla sicurezza

Temi, quelli della sicurezza, che dovrebbero prescindere anche dall'epidemia Covid-2019 e che investono invece complessivamente un sistema che evidentemente non è stato sufficientemente monitorato. Oggi, in tempi di Coronavirus, arrivano le indicazioni sul sito del ministro Lamorgese che lascia perplessi gli addetti ai lavori su misure che dovrebbero essere pane quotidiano da tempo nei porti italiani, così come previsto dalla Ship Secutiry plan, la stessa che contempla misure di controlli dei passeggeri con la presenza di Agenti di Sicurezza dell’Impianto Portuale. Un servizio che di fatto è già pagato dai passeggeri.

Le direttive del ministro Lamorgese

Ecco intanto cosa prevede intanto la direttiva del ministro Lamorgese nelle “aree a contenimento rafforzato”.

La convocazione immediata, anche da remoto, dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, per l’assunzione delle necessarie misure di coordinamento.

Indicazioni specifiche per i controlli relativi alla limitazione degli spostamenti delle persone fisiche in entrata e in uscita e all’interno dei territori “a contenimento rafforzato”:

a) gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia. Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.

b) I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali.

c) Per quanto concerne il trasporto ferroviario, la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”. Inoltre saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni.

d) Negli aeroporti delle aree dei territori “a contenimento rafforzato”, i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione. Analoghi controlli verranno effettuati nei voli in arrivo nelle predette aree. Restano esclusi i passeggeri in transito.

e) Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso.

f) Analoghe controlli verranno adottati a Venezia per i passeggeri delle navi di crociera che non potranno sbarcare per visitare la città ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei paesi di provenienza.

3) La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli.

4) La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella indicata dal dpcm 8 marzo 2020 (articolo 650 del codice penale: inosservanza di un provvedimento di un’autorità), salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave.
A questo proposito, al fine di fornire al pubblico un'informazione non solo corretta ma quanto più esaustiva possibile, il personale operante provvederà anche a informare gli interessati sulle più gravi conseguenze sul piano penale di un comportamento, anche solo colposo, non conforme alle previsioni del dpcm che possono portare a configurare ipotesi di reato.

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