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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Falcone

Violenze ad una bambina di sei anni, il 63enne sentito dal Gip respinge le accuse: “Ho solo aiutato la famiglia”

L'uomo che abita da qualche anno a Falcone era un amico dei genitori e ha negato ogni addebito. In passato sembra che sia stato costretto a ricorrere a cure mediche per problemi psichiatrici

E’ stato interrogato ieri dal Gip di Patti il sessantrenne di Falcone arrestato per aver abusato di una bambina che non ha ancora compiuto sei anni. Una violenza sessuale ripetuta nel tempo che sarebbe stata consumata nel contesto familiare, dove l’uomo aveva libero accesso perché considerato un “amico” di famiglia.

L’uomo, difeso dall’avvocato Giuseppe Mancuso, ha respinto ogni accusa. Ha spiegato al giudice che frequentava la famiglia da qualche tempo, da quando è rientrato a Falcone dopo aver vissuto al Nord. E’ rientrato in Sicilia perché è stato licenziato e posto in cassa integrazione. E’ divorziato e ha figli che abitano al nord. A.M., queste le iniziali del nome, si è detto esterefatto dalla denuncia presentata dai genitori della piccola che ha dato l’input a delicate indagini della Procura coordinata da Angelo Vittorio Cavallo.

Le indagini  condotte dai carabinieri di Falcone e dirette dal sostituto Alice Parialò, avrebbero però trovato conferme sul fatto che la minore è stata costretta a compiere e subire atti sessuali.

L’uomo che ha detto anche di aver aiutato la famiglia della bambina con piccole elargizioni di denaro, sembra che in passato abbia avuto problemi di natura psichiatrica per i quali è stato costretto a ricorrere alle cure mediche.

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