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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Spesa alimentare, indagine di Altroconsumo: è Messina la città più cara

Pesa sul bilancio mensile delle famiglie circa 500 euro secondo i dati Istat, negli ultimi 20 anni. Veneto la regione più conveniente. I trucchetti

Veneto la regione più conveniente, la Sicilia quella più cara e Messina la più cara in assoluto. Benvenuti al Sud con il sondaggio di Altroconsumo sui supermercati e su quanto pesa nel bilancio mensile delle famiglie la spesa alimentare.  

Secondo i dati Istat, negli ultimi 20 anni, si spende 500 euro al mese per ogni famiglia. Una cifra che rivela come gli italiani acquistino sempre meno cibo, a causa dell'inflazione,dal 1997 ad oggi c'è stato un calo dei consumi alimentari pari al 18,4% al netto dell'inflazione. E tuttavia la caccia al risparmio è sempre gradita, per questo cambiare abitudini e l'attenzione a non sprecare sono un'ottima strategia che può arrivare a far risparmiare 1.278 euro l'anno, scegliendo il punto vendita giusto.

L'indagine annuale di Altroconsumo ha rilevato oltre 1 milione di prezzi, più di 1.000 punti vendita coinvolti in 69 capoluoghi di provincia per scoprire dove è più conveniente fare la spesa, ma non solo.

Innanzitutto, è stata considerata come "spesa tipo" della maggior parte degli italiani quella costituita da un mix composto per la maggior parte da prodotti di marca, quelli più noti; poi da quelli a marchio commerciale (marchiati con il logo della catena dove vengono acquistati) ma anche da quelli più economici. Considerando una spesa di questo tipo è Famila Superstore la catena più conveniente seguita da Auchan e, "a pari convenienza", da Ipercoop, Conad Ipermercato, Iper e Bennet. Per chi acquista solo prodotti di marca è Esselunga a confermarsi la più conveniente, mentre Conad Ipermercato e Aldi e Eurospin si attestano rispettivamente al primo posto per la spesa esclusivamente con prodotti a marchio commerciale e solo con prodotti economici.

I risultati della rilevazione svolta da Altroconsumo testimoniano che, soprattutto quando parliamo di prodotti di marca, i prezzi possono essere molto diversi da un punto vendita all'altro arrivando a costare anche il doppio o addirittura il triplo. Nella grande distribuzione, infatti, la distribuzione dei prezzi tipicamente vede un'area in cui i prezzi sono più bassi (promozioni, confezioni più grandi o multipack); poi c'è un'area in cui c'è la maggior parte dei prezzi praticati sul mercato e infine una piccola area con prezzi particolarmente alti.

È questa distribuzione a giustificare un'oscillazione così ampia da un punto vendita all'altro. Prestare attenzione a questi aspetti può quindi aiutare i consumatori a orientarsi nella giungla dei prezzi. Ed è il supermercato Conad Spesa Facile di Rovigo quello risultato più conveniente dell'inchiesta a pari merito con Supermercati Martinelli di Mantova e l'ipermercato Galassia di San Giovanni Lupatoto di Verona: qui una famiglia spende circa 5.500 euro l'anno, ovvero 1.000 euro in meno rispetto alla media del costo annuale secondi i dati Istat (6.504 euro nel 2018). È in generale il Veneto la regione dove fare la spesa più conveniente con 6 delle prime 10 città più economiche, seguito dal Friuli Venezia Giulia. Le regioni più care, invece, sono Sicilia - con Messina città più cara dell'indagine - e Calabria. Cremona la città dove c'è più possibilità di risparmio tra un punto vendita e l'altro, segno del fatto che c'è un'intensa concorrenza. Scegliendo il punto vendita meno caro si possono risparmiare fino a 1.278 euro in un anno rispetto al punto vendita più caro in città.

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