L’accesso ai beni giuridici contro le diseguaglianze, convegno internazionale UniMe
Nell’ambito delle attività del progetto Di.sea.gual, finanziato dal MUR a seguito del riconoscimento del Dipartimento di Giurisprudenza “Salvatore Pugliatti” quale Dipartimento di Eccellenza 2023/2027, nei giorni 22 e 23 febbraio, nell’Aula 5 “Salvatore Pugliatti”, si terrà il primo convegno internazionale dal titolo “L’accesso ai beni giuridici contro le diseguaglianze: una prospettiva euromediterranea” (Accessing Legal Goods Against Disequalities: A Euromediterranean Perspective).
Dopo i saluti istituzionali della rettrice, professoressa Giovanna Spatari e l’introduzione del professor Alessio Lo Giudice, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, i lavori saranno aperti dall’intervento della professoressa Khadija Ben Hassine (Université de Tunis), la quale svolgerà una relazione dal titolo “Tunisie: un environnement en péril”.
In chiave interdisciplinare, le relazioni approfondiranno, a coppia, le questioni giuridiche sottese al profilarsi di “nuovi beni” divenuti essenziali al pieno sviluppo della persona e delle comunità del terzo millennio: i beni ambientali e i beni culturali (prima sessione), i beni digitali e i beni bio-economici (seconda sessione).
Il convegno, pertanto, sarà occasione di confronto e dibattito sulla loro attuale configurazione – sociale e giuridica – nella prospettiva del superamento delle disuguaglianze nell’accesso agli stessi, alla luce dei principi di sostenibilità e giustizia sociale.
La prima sessione il 22 febbraio, ore 16,30, moderata dal professor Antonio Cappuccio (Università degli Studi di Messina), sarà dedicata ai Beni culturali e ambientali. In particolare, si susseguiranno la relazione del professor Francesco Astone (dell’Ateneo Peloritano) intitolata “Tecniche di promozione e valorizzazione dei beni culturali e delle eredità immateriali nell’area euromediterranea” e quella del professor Cristiano Otavio Paixão Araujo Pinto (Universidade de Brasília, Brazil) sul tema “Beni culturali e politiche della memoria: controversie sul passato autoritario in Sud America”.
Sarà la volta, poi, della relazione della professoressa Simona Raffaele (UniMe), che tratterà de “L’ambiente come bene giuridico di rango costituzionale: forme e limiti dell’intervento penale”, e di quella del professor Leonardo Massai, Université Catholique de Lille, France, avente a oggetto “La bella favola dell’accordo di Parigi: strumenti e regole nel diritto internazionale”.
La seconda sessione il 23 febbraio, ore 9, moderata dal professor Giacomo D’Amico (Università degli Studi di Messina), sarà riservata ai Beni digitali e bio-economici. Darà l’avvio ai lavori la professoressa Maria Annunziata Astone (UniMe), con una relazione dal titolo “La vendita di beni con elementi digitali e la tutela del consumatore”, e, successivamente, la professoressa Delia Ferri (Maynooth University, Ireland), la quale analizzerà il tema del rapporto tra “Digitalizzazione e Accessibilità: il ruolo del diritto europeo”.
Seguiranno la relazione del professor Dario Latella (Università degli Studi di Messina) su “Protezione dell’ambiente e nuove responsabilità degli amministratori nelle società europee” e quella del professor Leonardo Fabio Pastorino (Università degli Studi di Verona) in materia di “Ambiente e sostenibilità nella politica commerciale della UE. Accordi bilaterali e il nuovo Regolamento contro la deforestazione”.
I lavori volgeranno al termine con la relazione conclusiva della professoressa Cinzia Ingratoci Scorciapino (Università degli Studi di Messina).