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Giochi di strada, da Monforte a Verona con la “Carrara”

Asd Due Vale Attorno partecipa con la competizione a squadre in cui si usa una boccia e i birilli. L'obiettivo: riportare il sano divertimento della tradizione che fa crescere la creatività

Alzi la mano chi guardano i bambini davanti alla tv o ai videogame non ha rimpianto oensando a se stessi bambini giocare in cortile col “palogio” o al “campanaro”.

Giochi di cortile o di strada che ancora qualcuno difende con le unghie e con i denti non solo perchè sono l'unico toccasana contro la noia ma perchè consentono di far crescere socializzazione e creatività divertendosi con poco. Perchè anche se la vita oggi è piena di attività anche per i più piccoli, la maggior parte sono tutte “controllate” e mediate dagli adulti.

Allora ben venga il Festival Internazionale dei Giochi in Strada, che si terrà dal 12 al 15 settembre 2019 a Verona, con l'obiettivo di cercare e riportare alla luce i tradizionali giochi di strada.

Parteciperà anche Monforte San Giorgio, dalla provincia di Messina a Verona porterà il gioco della Carrara.

L’ASD Due Vale Attorno – Monforte San Giorgio, “si esibirà” nel gioco a due squadre (di due o tre giocatori) nel quale si utilizzano una boccia e 9 birilli. La partita si svolge in due fasi: nella prima fase si formano le squadre e nella seconda si effettuano le giocate. La formazione delle squadre avviene mediante una prova di abilità nel lancio dei birilli. A sorte uno dei giocatori traccia con il birillo Re un segno nel terreno al di là del quale lui e tutti i giocatori si dovranno porre per effettuare i lanci. Alla fine, la metà dei giocatori più vicini al Re costituiranno la "squadra di mano" che inizierà a giocare per prima, mentre l'altra metà, costituiranno la squadra avversaria detta "squadra di piede". Le giocate della seconda fase sono composte dall'insieme del primo e del secondo lancio effettuati dallo stesso giocatore in successione o in differita, nel caso di boccia a monte.

Al Tocatì, oltre il gioco della Carrara, anche Bàla Creéla e Morra (Lombardia), Rouotta (Valle d’Aosta), Pizzicantò (Basilicata), Calciobalilla (Liguria) e diversi sport della tradizione italiana provenienti dalle regioni Lazio, Veneto, Trentino, Piemonte, Sardegna, Emilia-Romagna, Liguria e Friuli-Venezia Giulia.

Molto ricca, come d’abitudine, la categoria dei giochi urbani, attenta alla contemporaneità, con attività come Kendama, Parkour, Ultimate Frisbee e Skateboard e la categoria dei giochi da tavoliere come, Carrom, Backgammon e Dama.

Ospite di questa edizione del Festival la Bretagna rappresentata dai giochi della tradizione come Palet sur terre, l’antico gioco di lancio narrato sin dall’antica Grecia nelle opere di Omero, passando per i romanzi di “Gargantua e Pantagruele” scritti da François Rabelais; il gioco dei birilli tipico di Pohers, tra Carhaix e Edern, Quilles du Poher; il sollevamento della pertica, Lever de la Perche, gioco nato come sfida tra portatori di bandiere religiose durante le processioni; Bazh Yod, in Bretone  “bastone per il porridge” perché lo strumento principale del gioco ricorda il mestolo usato per la preparazione del porridge d’avena, piatto tipico di questa terra; Galoche sur Billot, lancio del dischetto, un gioco risalente al 12° secolo che veniva praticato nelle strade, nei caffè e durante le sagre di paese, coinvolgendo tutta la cittadinanza; Lutte Bretonne, la lotta bretone nata durante le migrazioni del 4° secolo per prepararsi al combattimento in guerra e tanti altri giochi.

In un’ampia e suggestiva area cittadina si potrà “viaggiare” alla scoperta di tradizioni culturali, incontrando persone e consuetudini che portano nel presente antichi gesti ludici, danze, musiche e rituali (categorie espressive riconosciute dall’Unesco come parte del Patrimonio Immateriale - Convenzione di Parigi del 2003).

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