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Parte “U Viaggiu” a piedi scalzi per San Giacomo Apostolo, i festeggiamenti a Messina e Capizzi

Provvedimenti viari per consentire la processione nella città dello Stretto mentre nel cuore dei Nebrodi sono già partite le novene. La sfilata delle reliquie e la storia di un grande miracolo

Una grande festa religiosa, molto sentita non solo a Messina ma anche in Abruzzo con levanto che si prepara in questi giorni alle celebrazioni.

Ma è Capizzi la “patria” di San Giacomo Apostolo, il cui culto risale al tempo dei Normanni, quando fu edificato l'attuale Santuario di San Giacomo. Saranno giorni in cui Messina e Librizzi si unicono nella fede. 

A Messina per consentire  lo svolgimento dei tradizionali festeggiamenti che si terranno sabato 27 e domenica 28, sono stati adottati provvedimenti viari. Il  27, sarà temporaneamente interdetto il transito veicolare nei tratti di strada interessati al passaggio del corteo religioso che partirà alle ore 7.30 dalla chiesa Santa Maria Incoronata di Camaro Superiore, in via Gerobino Pilli e si snoderà lungo la strada Camaro San Paolo, viale Europa, via Cesare Battisti, con sosta al Santuario di Sant’Antonio, le vie Tommaso Cannizzaro, Garibaldi, chiesa Sant’Elia, I Settembre ed arrivo in Cattedrale.

Domenica 28, dalle 7 alle 8, e dalle 21.15 alle 22, al fine di agevolare l’accensione dei giochi pirotecnici nell’area di contrada Luce a Camaro Superiore, sarà chiusa al transito veicolare e pedonale, e sarà vietata la sosta per un periodo non superiore a 20 minuti e per un raggio non inferiore a 40 metri dal punto in cui saranno accesi i fuochi d’artificio.

La festa a Librizzi

A Capizzi i festeggiamenti sono cominciati da giorni. Dal 16 al 24, infatti, si svolge  la tradizionale novena e il corteo con figuranti in costume d'epoca. Domani,  all'alba, numerosi fedeli scalzi fanno U viaggio in onore al Santo per chiedere grazie, o per sciogliere voti.

Il 24 luglio si svolge la Processione delle Reliquie del Santo, il 26 luglio la Processione del fercolo del Santo Protettore, sorretto a spalla da molti devoti, per le vie del paese: tradizionali Miracoli, consistenti nell’abbattimento di un muro. Il fercolo, per l’occasione, viene utilizzato a mo’ di ariete mediante il quale viene abbattuto il muro di una casetta. La leggenda vuole che là, grazie all’intervento miracoloso del Santo, sono stati sconfitti i saraceni, asserragliati dentro il loro luogo di culto.

La Processione delle Sante Reliquie, contenute in un'artistica teca di legno dorato, portate da un nobile spagnolo, Sancho d’Eredia, cavaliere aragonese a Capizzi nel XV secolo. Le reliquie sono portate in processione per le vie del Centro storico di Capizzi dalla Venerabile Confraternita di San Bartolomeo Apostolo e la Venerabile Confraternita di San Giacomo Apostolo Maggiore. 

Le reliquie di alcuni Santi contenuti in reliquiari pregiati d'argento vengono sistemate dentro la teca: la reliquia di San Giacomo Apostolo Maggiore invece viene portata in processione dallo stesso Arciprete che prima di entrare nel Santuario di San Giacomo, fa la benedizione con la reliquia stessa.

È da ricordare che la città di Capizzi possiede la reliquia più antica della Sicilia di San Giacomo Apostolo Maggiore, consistente in una giuntura di un dito del Santo. I vespri solenni officiati dall'Arciprete nel Santuario di San Giacomo chiudono la spettacolare serata.

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