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Mobilità sostenibile, anche Messina nel progetto per le scuole

Le classi hanno tempo fino al 20 dicembre per partecipare all'iniziativa di Fondazione Unipolis, la fondazione d'impresa del Gruppo Unipol e Cittadinanzattiva. Previsto un percorso formativo e un contest di idee finalizzati all'elaborazione del nuovo “Manifesto”

Al via, in occasione della Settimana Europea della Mobilità 2019, Ora-Open Road Alliance, progetto sulla mobilità sostenibile dedicato alle scuole italiane promosso da Fondazione Unipolis, la fondazione d'impresa del Gruppo Unipol, e Cittadinanzattiva e presentato oggi a Roma. Il progetto consiste in un percorso formativo e in un contest di idee finalizzati all'elaborazione del nuovo 'Manifesto della Mobilità Sostenibile' ed è riservato ai giovani del terzo anno di tutte le Scuole Secondarie di 2° grado delle 14 Città Metropolitane italiane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia. Le classi potranno candidarsi a partecipare dal 19 settembre fino al 20 dicembre 2019, compilando il form su www.progetto-ora.it. L'obiettivo di Ora è di promuovere una nuova cultura della mobilità attraverso nuovi modelli di sostenibilità e di incrementare il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini, in particolare dei giovani, considerando la scuola il luogo di sviluppo di una riflessione più ampia su questi temi.

Durante il percorso formativo del progetto, che accompagnerà i ragazzi dalla terza alla quinta classe, verranno alternati momenti informativi sul tema della mobilità a dibattiti, esperienze pratiche e confronti tra i partecipanti. Ogni classe produrrà un elaborato, da inviare entro febbraio 2021: tra questi, una Commissione di valutazione selezionerà le 9 classi finaliste e, sulla base degli elaborati pervenuti, sarà redatto il 'Manifesto della Mobilità Sostenibile - La Mobilità del Futuro'. Successivamente, all'inizio dell'anno scolastico 2021-2022, insieme alla premiazione, si svolgeranno le iniziative di presentazione pubblica del Manifesto nelle Città Metropolitane. L'Unità di Ricerca in Psicologia del Traffico dell'Università Cattolica del Sacro Cuore realizzerà inoltre la misurazione di impatto dell'intero progetto, pubblicando l'analisi in termini di aumento della conoscenza, cambiamento di attitudini e comportamenti che il progetto ha generato su tutti gli studenti partecipanti.

L'iniziativa ha ottenuto il patrocinio del ministero dell'Ambiente e di Anci, con il coinvolgimento anche del ministero dell'Istruzione. "Quello che prende il via oggi - sottolinea Pierluigi Stefanini, presidente Gruppo Unipol e Fondazione Unipolis - è un progetto che rientra a pieno titolo nell'impegno di Unipolis e dell'intero Gruppo Unipol per la sostenibilità, in coerenza con l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La mobilità è uno degli ambiti di intervento sia della Fondazione Unipolis sia del Piano Strategico di Unipol che ci proietta fino al 2021. Attraverso lo sviluppo della conoscenza e della formazione, con il progetto Ora intendiamo promuovere un'idea di mobilità che sia sostenibile, ovvero compatibile con l'ambiente, accessibile economicamente vantaggiosa, e che garantisca maggiore sicurezza stradale". Per Antonio Gaudioso, segretario generale Cittadinanzattiva, "la realizzazione di questa attività si inserisce nel percorso di promozione, che Cittadinanzattiva porta avanti da anni, di un nuovo modello di mobilità urbana più sicuro, rispettoso dell'ambiente e adeguato alle esigenze di tutti".

Secondo i risultati della ricerca 'Lo stato dell'educazione alla mobilità e alla sicurezza stradale in Europa. Modelli, obiettivi, casi di studio e dati', condotta e coordinata nel 2018 dallo European Transport Safety Council (Etsc), in Italia la fascia di età 14-17 rappresenta il 62,4% dei decessi su strada tra gli under 18, un dato ben superiore alla media europea del 51%. Il nostro Paese conta 11,4 decessi in strada nella fascia di età 0-17 per milione di abitanti, un dato che, nonostante sia inferiore alla media europea di 16, risulta doppio rispetto alla virtuosa Norvegia. Quanto rilevato dalla ricerca dell'Etsc è in linea con i dati Aci - Istat e Isfort secondo cui, nel 2018, sono aumentati i tassi di mortalità stradale per i più giovani (per la fascia 15-19 anni si registra un aumento del 25,4%), a fronte di una diminuzione generale dell'1,6%. Parallelamente, nonostante il tasso di mobilità sostenibile in Italia sia cresciuto di 10 punti percentuali nel triennio 2015-2017, raggiungendo il 37,9%, il 73,6% di incidenti si verifica sulle strade urbane che si confermano dunque come il luogo di maggiore criticità.

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