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Blitz sui migranti al Palacultura, chiesto l'intervento della Chiesa ma il sindaco accusa gli ipocriti

La comunità di Sant'Egidio in attesa che la Curia prenda posizione sulle immagini dello sgombero mentre è giallo su una lettera privata scritta dall'arcivescovo a De Luca invitato alla Settimana Liturgica. Domani tavolo tecnico al Comune

In queste ore i telefoni sono alla ricerca di una risposta dall'arcivescovo Giovanni Accolla e dell'ausiliario Cesare Di Pietro. Aspetta una parola anche la comunità di Sant'Egidio dai vertici della Chiesa messinese, di esprimere un'opinione alla scelta del sindaco De Luca di pubblicare il video con la cacciata degli extracomunitari, questa mattina, che stavano dormendo tra gli spazi del Palacultura.

Secondo indiscrezioni Accolla, subito dopo l'ordinanza antibivacco del primo cittadino, ha già scritto e inviato una lettera al sindaco, missiva dai contenuti privati e che nessuno pare abbia letto sulle ragioni del provvedimento che riguarda i senzatetto. L'altra novità è che domani, alle 10, l'assessore ai Servizi Sociali Alessandro Calafiore ha convocato al Comune un Tavolo tecnico con tutte le associazioni di volontariato per dibattere delle misure antibivacco. Invitati Caritas, Sant'Egidio, Mensa Padri Rogazionisti, Cooperativa Santa Maria della Strada, Cristo Re, Mensa Padre Annibale Maria di Francia, associazione Terra di Gesù, Croce Rossa, Crivop, Noe, Ordine Frati minori, Medihospes, Ordine Francescano Secolare. Tra l'altro la Calafiore conosce molto bene la realtà notturna di chi non ha una casa visto che anche lei è andata in aiuto da volontaria dei poveri. 

De Luca, avanti tutta

“Non abbiamo fatto altro che identificarli e invitarli una volta per tutti ad andarsene. Fanno parte di una organizzazione vasta che proviene da Catania e abbiamo ricevuto varie segnalazioni in quella zona perché spesso sono anche di più. Si pone il tema della sicurezza. Se capiterà un altro blitz, pubblico anche quello e chi si indigna è un ipocrita perché sappiamo che esistono certe cose ma quando qualcuno ce li sbatte in faccia ci indigniamo - ha dichiarato De Luca in un nuovo post sulla pagina Fb. Parola di sindaco che ha scatenato qualche scompiglio dopo la pubblicazione nel suo profilo facebook di un blitz a ridosso del Palacultura dove un gruppo di stranieri, tre per l’esattezza, sono stati svegliati e allontanati per ottemperare a quello che ormai viene identificata come ordinanza antibivacco. Immediate le reazioni, non solo sui social.

A quella fascia di cittadini, sempre più cospicua - sedotti da leadership autoritarie e messaggi aggressivi -  hanno fatto da contraltare tanti “ipocriti”, come li ha apostrofati Cateno de Luca, che hanno protestato non solo per le immagini ma per l’azione stessa di sgombero. Tra questi, anche tanti amici del sindaco stesso – come ha raccontato nel nuovo post - che gli hanno scritto in privato e perfino il suo assessore ai servizi sociali Calafiore che gli ha chiesto se davvero era il caso di pubblicare il video. Lui è convinto di sì, e per ribadire il concetto, ha rispolverato un modo di dire di Salviniana memoria “portateveli a casa vostra” ricordando per la verità anche le offerte di ricovero che arrivano da strutture come la Casa di Vincenzo.

La nota della comunità di Sant'Egidio

Strutture come quelle della Comunità di Sant’Egidio, da oltre 20 anni vicina a chi è più povero con una presenza amichevole e sostegno concreto e che di certo non ha apprezzato il provvedimento, affidando ad una nota lo “sconcerto per il video pubblicato dal sindaco Cateno De Luca sul suo profilo facebook”. La Comunità di Sant'Egidio di Messina già in passato aveva espresso preoccupazione per gli esiti dell’ordinanza sindacale relativa alle  “misure a tutela alla sicurezza urbana e del decoro del centro abitato", oggi stupore per le modalità di applicazione. "Crediamo che qualsiasi istanza di sicurezza e di decoro non possa, in alcun modo, ledere la dignità delle persone - si legge nella nota - rinnoviamo la disponibilità e l'auspicio di un confronto per cercare soluzioni in sostegno di chi si trova ai margini, che ad oggi è mancato. Ancora una volta: criminalizzare chi si trova in difficoltà non rende la nostra città più bella, ma solo più lontana dai sentimenti di umanità e solidarietà. Messina non deve cedere ai venti leghisti, ma rimanere la città che accoglie, che raccoglie coperte e che risponde con grande generosità ai bisogni di tanti". 

Una città che si prepara alla presentazione della settimana liturgica, dal 26 al 29 agosto, che nel titolo richiama alla “Liturgia: chiamata per tutti alla santità battesimale”. Sabato 17, alle 10,30, nel foyer del Palacultura, dove gli extracomunitari avevano cercato riparo, Cateno de Luca parteciperà alla presentazione con l’arcivescovo Giovanni Accolla, il segretario del Centro di Azione liturgica Giovanni Di Napoli, il direttore dell’Ufficio liturgico Diocesano di essina Massimo Cucinotta e il delegato stampa per questa 70esima edizione della settimala liturgica nazionale, don Marcello Pavone.

“Umanità” la parola d’ordine scelta per una “liturgia autenticamente cristiana, modulata sui tratti del Vangelo annunciato, celebrato e vissuto”. Ora, ci si chiede, come si può epurare il Vangelo da tutte le affermazioni più scomode, come quelle che obbligano alla solidarietà e alla vera essenza del cristianesimo.


 

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