"Con la nomina del nuovo assessore Alberto Samonà, a cui ho avuto modo di augurare buon lavoro anche in privato - gli rinnovo un affettuoso in bocca al lupo - si chiude per me un biennio di impegno pubblico e personale ai Beni Culturali, accanto a due assessori straordinari quali sono stati Sebastiano Tusa prima e Nello Musumeci dopo”.

Con queste parole Carmelo Briguglio, ex componente del Copasir, la commissione parlamentare che controlla l'operato dei servizi segreti in Italia nonchè giornalista professionista che ha curato l'ufficio stampa della Fiera internazionale di Messina, ha annunciato le sue dimissioni dal ruolo di capo di Gabinetto dell'assessorato ai beni culturali, ruolo che ha continuato a mantenere dopo la tragica scomparsa dell'archeologo Sebastiano Tusa, morto in un incidente aereo.

Carmelo Briguglio, è stato il padre della riforma della legge sulla formazione professionale in Sicilia, quando ricopriva per conto di An il ruolo di assessore regionale. Briguglio ha affidato ad un post su facebook le sue riflesisoni su quest'ultima esperienza: “Nel ruolo che ho avuto, discreto ma impegnativo, come “ufficiale della riserva”  - così bontà sua, mi chiama il Presidente - ho cercato di dare il massimo, mettendo in campo le mie competenze ed esperienze maturate in tanti anni di vita politica, istituzionale, professionale. Poche o molte che siano. E con i miei limiti, con le mie fragilità”.

Briguglio che spiega di non amare “i distacchi melensi, decadenti, artefatti” nè i i bilanci, di recente è intervenuto per chiedere il ripristino del vitalizio ai parlamentari.