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Patrimonio spa appena nata, Pd e LiberaMe chiedono la revoca della delibera

L'annuncio dei consiglieri dopo “una attenta lettura del parere del Consiglio di Stato del 2016”. Chiesto anche di sospendere le procedure di reclutamento per i componenti del cda. Gennaro: “Il sindaco dovrebbe riflettere anche sulla vendita degli immobili”

I consiglieri comunali del “Partito Democratico” e del gruppo “LiberaMe”  Antonella Russo, Gaetano Gennaro, Felice Calabrò, Libero Gioveni, Alessandro Russo, Massimo Rizzo e Biagio Bonfiglio, hanno chiesto al sindaco di Messina la sospensione della nomina dei componenti del Cda, collegio sindacale e revisore legale della società Patrimonio Messina Spa.

La costituzione della società pubblica in house providing “Patrimonio Messina Spa” è stata approvata con delibera di consiglio comunale l’1 luglio. Con avviso pubblico del 5 luglio emesso dall’ufficio di gabinetto del sindaco è stata indetta la procedura di reclutamento di tre componenti del Consiglio di Amministrazione, di tre membri effettivi e di due supplenti in seno al collegio sindacale, e di un revisore legale dei conti.

“Tale avviso pubblico – scrivono in una nota - prevede come data di scadenza della presentazione delle manifestazioni di disponibilità a ricoprire i predetti ruoli il termine delle ore 12 del prossimo 22 luglio 2019”. I consiglieri annunciano una proposta di delibera di consiglio comunale per chiedere la revoca in autotutela della delibera di costituzione della Patrimonio Spa con contestuale approvazione dello statuto e dell’atto costitutivo della medesima società, “per le motivazioni che saranno ampiamente enucleate nella narrativa della depositanda proposta di delibera, e che scaturiscono, anche, da una attenta lettura del parere del Consiglio di Stato n. 968/2016 del 21 aprile 2016”.

In attesa del voto “urgente” in aula di tale delibera di revoca in autotutela, gli esponenti del Pd e di LiberaMe chiedono che siano cautelativamente sospesi i termini e gli effetti del predetto avviso pubblico, per evitare, nel caso di approvazione consiliare di tale delibera di revoca, che vengano nel frattempo nominati componenti di un ente di sottogoverno che non potrà nei fatti operare. 

Gennaro tra i firmatari della richiesta dice: "L'amministrazione dovrebbe sospendere l'avviso per il Cda della Patrimonio per la nostra richiesta di revocare in Consiglio la società, riteniamo poi che ci siano profili di compatibilità giuridica che dovrebbero convincere il sindaco a riflettere sulla nascita di una nuova società comunale e sulla messa sul mercato degli immobili comunali che come beni rappresentano un punto fermo dei bilanci". 

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