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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Balletto di cifre su Atm e dintorni, De Luca annuncia una operazione verità in quattro tappe

Un confronto pubblico con i revisori del conti dell'azienda trasporti, e altri tre con stampa, sindacati e con la giunta comunale dell'ex sindaco Accorinti. Le preoccupazioni di ArticoloUno

Un confronto pubblico su Atm, martedì 3 novembre alle 10.30 nella sala ovale del Comune di Messina, con il collegio del revisori con l’azienda Atm in liquidazione.

Lo ha annunciato il sindaco di Messina Cateno De Luca in un post in cui invita a partecipare anche Felice Genovese, commercialista presidente dei revisore dei conti dell’Atm che non una nota ieri sera ha comunicato la decisione di querelare De Luca per le dichiarazioni sulla gestione passata dell’azienda trasporti  che ritiene “gravemente diffamatorie e intimidatorie”. Genovese ha dato mandato ai legali di agire nelle sedi opportune a tutela della sua immagine e dell’onorabilità del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Atm in liquidazione.

“E’ molto singolare che la massima istituzione locale si scagli contro l’intero organo di controllo di una partecipata pubblica – scrive Genovese – che si è limitato ad evidenziare oggettive anomalie di gestione così come previsto dalla legge. Mi limito a rilevare che le denunzie del Collegio alla Corte dei conti sono un atto dovuto, tempestivo e adeguato – conclude Genovese e respingo tutte le gravi insinuazioni che rimetterò, corredati da dati documentali, alle valutazioni della Procura. Avrà modo il sindaco di spiegare l’origine e la fondatezza di quanto avventatamente affermato”.

Una nota, quella di Genovese che ha avuto subito riscontro su un confronto pubblico sul balletto di cifre dell’Atm ai quli il sindaco ha invitato a partecipare anche  la dottoressa Cucinotta, memoria storica delle partecipate, e i liquidatori che i quella data avranno completato la relazione di liquidazione che entro il 30 ottobre che sarà trasmessa in Consiglio.

De Luca prospetta anche altre tre appuntamenti per spiegare meglio le “centinaia di notizie di reato – ha detto - documentati con la relazione di un anno di attività e segnalate già alla procura e alla Corte dei Conti”. Sabato 26 ottobre ore 11, il confronto con i giornalisti che vorranno partecipare, nella Sala Ovale del Comune. Mentre mercoledì 30 ottobre alle ore 11, l’appuntamento è con le organizzazioni sindacali nel Salone delle Bandiere e sabato 9 novembre, sempre alle 11, nel salone delle bandiere con la giunta comunale del precedente sindaco Accorinti.

Sulle recenti dichiarazioni del sindaco in relazione ai conti del Comune, anche la nota di ArticoloUno. “De Luca ha aperto le danze della sua amministrazione con lo psicodramma del Salvamessina – scrive il segretario provinciale Domenico Siracusano -  Dopo neanche dodici mesi, De Luca parla di miracolo. I conti, secondo lui sono a posto perché sono state finalizzate le transazioni con la quasi totalità dei creditori del Comune di Messina. Ma alla definizione delle transazioni avevano lavorato anche gli esponenti della Giunta Accorinti che hanno sempre dichiarato di avere messo i conti in sicurezza. De Luca dice oggi le stesse cose che “quelli che c’erano prima” ribadiscono da tempo.  Ne consegue una domanda: il terrorismo psicologico legato ai conti, l’inevitabilità del dissesto finanziario sbandierati un anno fa possono essere ascritti alla categorie delle esagerazione o delle sceneggiate? Se fosse cosi sarebbe gravissimo!”.

Articolo Uno punta proprio sulla vicenda Atm al centro in questi giorni di infuocate polemiche.

“Il sindaco, insieme ai liquidatori, sostiene ancora oggi che la situazione dell’azienda di trasporto pubblico “supera sugli 80 milioni” – scrive Siracusano -  Durante le ultime sedute della Commissione Bilancio del Comune, invece, i revisori dei conti di Atm hanno invece sostenuto che il debito si fermerebbe a 51 milioni di euro e hanno inviato le carte alla Corte dei Conti. La rilevanza di tale sfasamento di cifre è evidente: qualora avessero ragione i revisori, uno dei pilastri dell’intera impostazione del sindaco De Luca verrebbe a cadere. Ne consegue una seconda domanda: su quali basi e con quali presupposti il sindaco sostiene la sua tesi degli 80 milioni? Sarebbe gravissimo che si giochi sui numeri! Un dato è certo, a fronte delle dichiarazione del Sindaco, la situazione è sconcertante. Occorre un’operazione verità definitiva sui conti del Comune e delle partecipate”.

Una operazione verità che potrebbe avere i giorni contati.

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