Sforbiciate sui dirigenti, il Csa volta le spalle al sindaco
Il “taglio” previsto nel programma elettorale di Cateno De Luca non trova d'accordo il primo sindacato per iscritti a Palazzo Zanca. Dopo il sostegno per "SalvaMessina", emergono crepe tra l'organizzazione di Santino Paladino e il primo cittadino
E' uno dei punti nel programma elettorale del sindaco De Luca: la riduzione da venti a meno di dieci dei dirigenti comunali e quindi dei loro stipendi.
Al Comune, con l’insediamento dell’”Organismo Paritetico”, è iniziato il confronto sulla nuova struttura dell’ente. Il sindacato Csa che si è apertamente schierato con il sindaco De Luca e ha detto sì al piano "SalvaMessina" oggi "Esprime forti perplessità sulla riduzione degli uffici dirigenziali che comporta un accentramento di funzioni e competenze che rischia di comprometterne l’assolvimento. Abbiamo quindi proposto, a fronte della prospettata articolazione su 9 dipartimenti - sottolinea Santino Paladino (nella foto) - di adeguare il numero di strutture di vertice almeno a quello dei dirigenti in atto in servizio (13)".
Il Csa ricorda che la precedente struttura prevedeva 22 dipartimenti e che la proposta dell’amministrazione "non trova alcun riscontro in nessun altra realtà di equivalente dimensione demografica, ribadisce che l’efficienza non può perseguirsi attraverso una compressione dei vertici burocratici che sottoporrebbe i dirigenti, in uno scenario in cui non è ad oggi ipotizzabile il ricorso a generiche deleghe di funzioni ai “quadri” (Posizioni Organizzative), a un carico di lavoro particolarmente gravoso anche in considerazione della disomogeneità delle materie da trattare, che non potrebbe non avere ripercussioni negative sulla tempestività ed efficacia dei procedimenti".
Nei prossimi giorni il confronto proseguirà con l’esame del funzionigramma ed entro fine mese è previsto il via libera al provvedimento che organizzerà Palazzo Zanca per i prossimi anni.
