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Venerdì, 19 Aprile 2024
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De Luca soddisfatto guarda già alla Regione, Francilia: “Il trionfo della Lega? E' quello dei sindaci”

Le reazioni dopo i risultati elettorali. Dove hanno vinto tutti ma nessuno dei messinesi viene eletto. Ora la conta diventa sugli equilibri e le nuove alleanze. A partire da Forza Italia

Cateno De Luca è soddisfatto. Nonostante i dati del capoluogo per Dafne Musolino non soddisfacenti, poco oltre gli 8mila, il sindaco sostiene che il Patto della Madonnina ha funzionato e che Messina è il territorio più forzista d'Italia consentendo a Milazzo di superare Romano nella sfida tutta interna alla lista azzurra.

“Siamo soddisfatti del risultato conseguito da Dafne Musolino che ha sfiorato le 50 mila preferenze, nonostante l’ingiustificato fuoco amico di qualche notabile, oltre che alle calunnie delle ultime ventiquattro ore di campagna elettorale di certa stampa e di qualche pseudo giornalista che saranno oggetto di apposite querele - scrive sul suo profilo De Luca - non è un caso che la città e la provincia di Messina si siano rivelata le più forziste d’Italia, ritornando ad essere protagoniste nella geopolitica che conta, con un contributo straordinario di voti rappresentati dalle 24 mila preferenze conseguite da Dafne Musolino e circa il 24% dei complessivi voti di lista a Forza Italia”. “Non ci sono dubbi – continua – che il consenso di Dafne Musolino rappresenta l’apporto di Sicilia Vera, di Sicilia Futura e di parte dell’Udc siciliano, ascrivibile alla lungimirante visione politica del coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, finalizzata a superare gli steccati della mera appartenenza partitica a beneficio di una strategia di area con la condivisione di comuni valori ed ambiziosi obiettivi”.

Per De Luca si aprono adesso nuovi scenari che porteranno all'indicazione del futuro candidato alla presidenza della Regione, il sindaco di Messina punta  proprio al dopo Musumeci.

Soddisfatta anche la deputata di Forza Italia Matilde Siracusano in Fratelli d'Italia la parlamentare Elvira Amata dice: "Una crescita esponenziale rispetto alle percentuali delle scorse tornate elettorali, un risultato eccezionale per il nostro gruppo e per la nostra leader Giorgia Meloni che ha ricevuto ampio consenso. Questo ci dà la misura di quanto il nostro progetto politico stia iniziando ad essere compreso e condiviso e, il lavoro che stiamo portando avanti sul territorio sia apprezzato. Un ringraziamento a tutti i candidati che si sono spesi in questa competizione, con specifico riferimento ai messinesi".

Le prime pagine dei quotidiani

Il sindaco di Furci Matteo Francilia può cantare vittoria per i dati ottenuti dalla Lega: "Questo grande risultato è frutto dell'instancabile lavoro del nostro commissario regionale, il senatore Stefano Candiani, della classe dirigente e dei militanti della Lega. E' un successo che ci fa indubbiamente felici ma è allo stesso tempo una grande responsabilità. Sono certo che con Salvini le nostre europarlamentari elette sapranno rappresentare in Europa gli interessi dei siciliani e dei cittadini della nostra provincia."

Nino Germanà, deputato di Forza Italia: “Sono soddisfatto del grande risultato che Forza Italia ha ottenuto in Sicilia dove ha fatto registrare la percentuale più alta di tutte le altre regioni. I 261. 340 voti ottenuti, pari a quasi il 17% dei consensi (media più che doppia rispetto al resto d’Italia), confermano che ci vorrebbe un Micciché per ogni regione, il nostro coordinatore - aggiunge - ha saputo costruire una lista forte e rappresentativa, ha saputo far tributare il maggior numero di preferenze al nostro presidente Berlusconi e ha fatto eleggere il nostro capogruppo all’Ars Giuseppe Milazzo. Gli elettori del Sud, e i siciliani in particolare, lanciano un segnale al partito nazionale, dimostrando, con il consenso, che il radicamento di Forza Italia sul territorio merita grande attenzione nell’ambito delle strategie di riorganizzazione generale del partito". 

Maria Fernanda Gervasi di Fratelli d'Italia: "Il mio impegno politico continuerà più forte di prima, in linea con le battaglie portate avanti nel corso di questa campagna elettorale. Credo che adesso la Sicilia si trovi al cospetto di una grande sfida: farsi ancora una volta culla di un laboratorio per la creazione di un nuovo soggetto politico, espressione di una destra moderata e convintamente europeista, che voglia finalmente valorizzare le grandi potenzialità della nostra isola, guardando – come ha più volte indicato il governatore Musumeci - a quelle realtà produttive sane che possono ricevere dall’Europa il sostegno dei fondi comunitari per restituire a tutti i cittadini un patrimonio duraturo di cultura e di sviluppo. Non posso e non voglio dimenticare in questo momento i quasi 10000 amici che hanno creduto in me, a Messina, in provincia e in molte altre città della Sicilia. Ho messo la mia persona al loro servizio e il mio impegno, in nome delle idee per cui mi sono battuta, continua da subito, da “adesso”.

Il voto in Italia

La segreteria provinciale del Pd: “Anche in città, nonostante exploit politici figli dei tempi e delle circostanze che non avranno vita lunga, il Partito Democratico riesce a migliorare le percentuali di Regionali 2017 e Politiche 2018, passando dal 12,58% al 17,38%, confermando come la politica vada costruita con azioni concrete e responsabili, senza farsi influenzare dal clima avvelenato. Da queste idee, da questi principi, il Pd di Messina vuole ripartire, consapevole che la vera battaglia inizierà adesso, programmando il futuro e prevedendo la ricostruzione dalle macerie che senza ombra di dubbio lasceranno i governanti pro-tempore: che hanno ampiamente dimostrato, sin dalle candidature, che quello che interessava era il risultato, non la rappresentatività dei territori. Lo dimostra la presenza, come capilista, di Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, e di candidati imposti dall'alto o “manovrati” da abili burattinai” di candidati imposti , che per vanagloria personale, hanno abbandonato a sé stessa la città che dovrebbero amministrare "senza se e senza ma".

“Il nostro obiettivo – ha evidenziato il segretario provinciale messinese di Sicilia Futura Santino Calderone - era quello di ridare centralità alla città di Messina ed alla sua grande Provincia. Ci siamo riusciti – ha ricordato - sostenendo la candidata locale Dafne Musolino e contribuendo in maniera determinante al risultato dell'onorevole Giuseppe Milazzo. Questo è solo il primo passo di un grande progetto provinciale – ha concluso il dirigente di Sicilia Futura - volto, auspichiamo, a dare cittadinanza politica ai moderati attraverso la creazione di un nuovo soggetto politico che abbia al centro della sua azione la difesa del Meridione e che si ponga, in maniera positiva, quale argine allo strapotere di una formazione quale la Lega che crediamo potrà fare tutto, ma certamente non avrà mai a cuore come Noi la cura e lo sviluppo della Sicilia”.

Raffaella Spadaro dei Verdi: "Grazie, A Messina più di trecento. In Sicilia, Sardegna ed oltre sono più del doppio.
Millecentocinquantaquattro consensi. Grande emozione".

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