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Primo quartiere, lo sfogo di otto consiglieri: "Non c'è dialogo con sindaco e assessori, il nostro ruolo va rispettato"

La denuncia della maggioranza dei componenti dell'organo amministrativo. "Rappresentiamo un territorio con 21 villaggi e gravi criticità, ma il Comune non ci tiene in considerazione". Il presidente Scopelliti si dissocia

Insieme a mobili e documenti, nella nuova sede di via Petraro il primo quartiere lo scorso settembre ha trasferito anche vecchi problemi e criticità mai risolte.

Tra la municipalità e l'amministrazione comunale sembra essersi creato un vero e proprio cortocircuito che i cittadini pagano a caro prezzo in termini di servizi e presenza sul territorio. E Il grido d'appello lanciato questa mattina da sette consiglieri parla chiaro: "Veniamo scavalcati continuamente e le nostre richieste restano inascoltate, pretendiamo maggiore rispetto".

Una protesta da cui il presidente Giovanni Scopelliti ha preso però le distanze, lanciando un chiaro segnale politico.

L'iniziativa di Maurizio Pietroburgo, Mario Crottogini, Giovanni Culici, Nino Spuria, Andrea Merlino, Giuseppe Gulletta, Antonino Crupi e Alfredo Manganaro è l'ultimo atto di un dialogo con il sindaco Cateno De Luca e la sua giunta che sembra essersi interrotto bruscamente.

"Sono numerosi i casi - spiega Pietroburgo - in cui il Comune interviene sul nostro territorio senza avvisarci. Sono poi gli stessi residenti a chiederci informazioni su questioni che a noi invece restano sconosciute. Noi consiglieri ci mettiamo la faccia ogni giorno e siamo i primi ad incentivare una collaborazione quotidiana con chi ci governa. Ma siamo un organo puramente propositivo, possiamo arrivare fino ad un certo punto".

Due gli episodi che - a detta dei consiglieri - sono eclatanti. La scorsa settimana la commissione parlamentare sui rifiuti ha visitato il depuratore di Mili insieme a Comune e Amam, ma al sopralluogo nessun componente del quartiere ha partecipato. "Non siamo stati informati - spiegano i consiglieri - e lo riteniamo un fatto grave". C'è poi la vicenda legata ad una piazza di Santa Margherita che Palazzo Zanca ha deciso di delimitare con delle fioriere su richiesta della locale parrocchia. "Il provvedimento ha creato molte lamentele tra i residenti - racconta Pietroburgo - ma noi siamo stati avvisati solo a cose già fatte. E spesso veniamo addirittura sostituiti da comitati spontanei di cittadini. Il sindaco De Luca sembra aver attuato il suo iniziale intento di eliminare i quartieri, ma almeno fino alla prossima legislatura le circoscrizioni ci sono e devono continuare ad avere un ruolo importante".

Ma oltre al dialogo, manca l'ordinaria manutenzione tra le vie dei 21 villaggi che ricadono nella prima circoscrizione. "Sono decine le richieste di sostituzione lampade o per coprire una buca - spiegano i sette consiglieri - ma dopo mesi non interviene nessuno. Si provvede alla pulizia solo per le feste patronali o in casi eccezionali. Manca un vero e proprio cronoprogramma in un territorio vasto che ha problemi di natura idrogeologica e infrastrutturale".

Tra le vere emergenze c'è la strada provinciale di Pezzolo chiusa per lavori e sostituita da un'arteria tutt'altro che sicura, l'erosione costiera, la viabilità lungo la statale 114 e le condizioni allarmanti dei torrenti.

"Se non ci scappa il morto - denuncia Crottogini - nessuno farà nulla. Amam e Messina Servizi sono sempre puntuali nell'accogliere le nostre richieste ma l'amministrazione comunale è assente anche quando vengono fissati importanti tavoli tecnici che gli assessori hanno disertato più volte".

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