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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Al via 166 cantieri per 500milioni di euro, De Luca: "Banca dati per monitorare ogni progetto"

Il sindaco ha presentato il piano "Riparte Messina". Entro dicembre 2021 tutti i cantieri dovranno essere aperti. L'avviso a dirigenti e Rup: "Chi non rispetta le scadenze rischia la revoca dell'incarico"

Il ritorno di Cateno De Luca, dopo oltre due mesi di esilio volontario nella sua Fiumedinisi, coincide con la presentazione di un nuovo piano di investimenti che cambieranno il volto della città. Il suo nome è "Riparte Messina" e sul piatto ci sono 500 milioni di euro per 166 cantieri da avviare entro dicembre 2021. Fondi provenienti dal bilancio, da finanziamenti regionali ed europei e dal Fondo di coesione. 

Il primo cittadino ha presentato il nuovo piano nel salone delle Bandiere in una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il vicesindaco Salvatore Mondello, gli assessori Carlotta Previti, Francesco Caminiti e Massimiliano Minutoli, il presidente dell'Amam Salvo Puccio e l'ingegnere Giacomo Villari per Atm Spa. 

La sfida di Palazzo Zanca è di quelle importanti. Oltre ad assicurare che quanto previsto vada a buon fine, l'amministrazione comunale terrà sotto'occhio il lavoro dei dirigenti e dei singoli Rup che in caso di inadempienze e ritardi rischiano la revoca dell'incarico e la denuncia alla Corte dei Conti. Una linea durà che De Luca attuerà con un sistema di monitoraggio di ogni singolo progetto. "E' una banca dati - ha spiegato il sindaco - con cui controlleremo il lavoro passo per passo. Alcuni in questo palazzo pensavano che tutto ruotasse intorno a loro. Non a caso siamo l'unico Comune ad avere licenziato alcuni dirigenti. Adesso non si potrà più sbagliare, si lavorerà in più step per raggiungere tutti gli obiettivi. Occorre ricordare che per scelta di chi mi ha preceduto,  Messina ha perso 200 milioni di euro perchè i fondi del Masterplan sono stati suddivisi anche per i comuni della provincia, cosa che non è avvenuta a Catania e Palermo".

Il cronoprogramma parla chiaro. Il 30 maggio sono ripartiti i cantieri del porto di Tremestieri e della nuova via Don Blasco, il prossimo autunno è previsto l'inizio di altri 30 cantieriper 42 milioni di euro e via dicendo fino alla deadline del 31 dicembre 2021. Opere che riguardano sia il Comune che la Città Metropolitana, adesso in grado di stanziare somme dopo il risanamento economico che ha portato all'approvazione dei bilanci.

Tutto dovrà essere completato entro dicembre 2013. Si va dagli interventi nei torrenti, alla riqualificazione della linea tranviaria passando per le opere connesse alla rete idrica e alla messa in sicurezza di arterie e colline. 

Palazzo Zanca come un'azienda

Ad illustrare nel dettaglio il nuovo modus operandi è stato l'assessore ai Finanziamenti Europei Carlotta Previti. "Chi non rispetta le scadenze e causa il definanziamento del progetto - ha detto Previti - andrà incontro a dei provvedimenti così come concordato con tutti gli attori interessati. Alcuni dirigenti spesso dilatavano i tempi provocando ritardi e perdite dei fondi che vanno ad impattare anche con l'assegnazione dei premi per i comuni più virtuosi. Noi adesso ci approcciamo al tema con un taglio manageriale, concepiamo la spesa pubblica come in un'azienda attraverso un software di controllo che potrà monitorare tutte le scadenze.

L'idea è quella di rompere col passato anche in relazione alla gestione delle opere pubbliche. "La passata amministrazione - ha aggiunto il vicesindaco Salvatore Mondello - ha spesso avviato i cantieri lasciandoli poi a se stessi. Così come avvenuto per la caserma Di Maio o le scuole Leopardi e Castronovo, ci si accorgeva strada facendo che mancavano requisiti importanti per poter consentire di riaprire la struttura alla fruizione pubblica. I vari dipartimenti a volte non dialogano tra loro, ma adesso si cambia regime". 

De Luca secondo sindaco più gradito d'Italia: "Non guardo le classifiche"

Secondo una classifica de Il Sole 24 Ore De Luca si è piazzato secondo tra i sindaci italiani maggiormente graditi dagli italiani. Un risultato che il primo cittadino snobba chiarendo che "non si governa guardando classifiche e graduatorie, l'umore del popolo può cambiare dall'oggi al domani. Contano i fatti".

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