rotate-mobile
Salute

Mamma mi fa male il pancino, l'Europa finanzia il progetto di ricerca del professore Romano

Si chiama Caduceo lo studio dell'Unime che implementerà una piattaforma finalizzata ad una diagnostica personalizzata e “predittiva” della patologia gastroenterologica cronica del bambino

Mamma, mi fa male il pancino. Quante volte i bimbi si lamentano per questo distutbo che nella stragrande maggioranza delle volte non deve destare preoccupazione tra i genitori. Ma ci sono tanti casi in cui è importante affrontare il problema perchè può dipendere da varie patologie come gastrite, reflusso, intestino irritabile, intolleranze alimetari...

Di tutto questo si occupa il gastroenterologo pediatra ma si studia come rendere più efficace e meno invasiva la diagnosi di queste malattie.

Uno degli studi più importanti parte da Messina.

Claudio Romano-2E’ stato infatti approvato e finanziato su fondi Europei, con il supporto del ministero dello Sviluppo e Regione Sicilia, il “Cloud platform for intelligent prevention and diagnosis supported by artificial intelligence solutions” (Caduceo), un importante progetto di ricerca clinica ed innovazione tecnologica, coordinato da Claudio Romano (nella foto), docente UniMe del dipartimento di Patologia Umana e dell’Età Evolutiva.  

Caduceo implementerà una piattaforma cloud, che integri tecnologie e soluzioni avanzate di intelligenza artificiale, basate su approcci di Deep Learning, finalizzata ad una diagnostica “personalizzata”, “cognitiva” e “predittiva” della patologia gastroenterologica cronica del bambino. Molte patologie croniche ad insorgenza in età pediatrica, infatti, rappresentano un rischio per lo sviluppo di patologia oncologica nell’età adulta.

Il progetto, che vede come capofila l’Università di Messina, nello specifico l’Area Pediatrica,  con la partneshirp dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesu’ ed il parteniarato di Diag (Dipartimento di Informatica, Automatica e Gestionale “Antonio Ruberti”) dell’Università La Sapienza di Roma, e le aziende Nexera (specializzata nello sviluppo di tecnologie nei comparti Sanità e Sicurezza) e Tim, società principale del Gruppo Telecom, è stato finanziato  nell’ambito del Macro-settore “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) e Scienze della Vita, SN_B2 E-health, diagnostica avanzata, medical devices e mini invasività” (Pon).  Il finaziamento previsto per UniMe, e sottoposto a negoziazione da parte del Ministero dello Sviluppo e della Regione Sicilia, è di 1.817.500,00 euro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mamma mi fa male il pancino, l'Europa finanzia il progetto di ricerca del professore Romano

MessinaToday è in caricamento