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A Tripi la prima tappa di “impariamo divertendoci”, percorso formativo organizzato dall’Aimc

Sabato 11 marzo il Comune tripense ospiterà il primo incontro del percorso di didattica esperienziale organizzato dall’Associazione Italiana Maestri Cattolici con protagonista, in particolar modo, il museo “Santi Furnari”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MessinaToday

Si è tenuto a Tripi sabato 11 marzo il primo incontro di “Impariamo Divertendoci”, un percorso di didattica esperienziale alla scoperta del Territorio organizzato dall’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), sezione di Falcone che lavora ormai con grande entusiasmo e impegno da 26 anni sul territorio. Educazione e diffusione del valore della solidarietà sia nelle scuole che nella società secondo i principi evangelici sono il fulcro del lavoro dell’associazione che vanta al suo interno dirigenti scolastici e docenti, sia in servizio che in pensione oltre che aspiranti tali. Non solo educazione, ma anche attività formativa però: l’AIMC - che ha la sua sede centrale a Roma ma che è presente su tutto il territorio nazionale nelle diverse articolazioni sezionali, provinciali e regionali - è infatti un ente accreditato dal Ministero per la formazione. Anche il percorso didattico iniziato a Tripi, quindi, si inserisce in questo contesto, garantendo ai partecipanti sia dei crediti formativi che la possibilità di partecipare in prima persona a dei momenti di didattica esperienziale che permetteranno, inoltre, di scoprire il territorio e i luoghi di interesse storico e culturale. Il percorso si articolerà in tre tappe: sabato 11 marzo prima tappa con “AIMC E TRIPI tra storia e archeologia”, il 15 aprile sarà invece il turno di “AIMC E SAN MARCO D’ALUNZIO tra storia e scienza” e, infine, il 13 maggio l’incontro conclusivo “AIMC E MILAZZO tra territorio e sostenibilità”. Grandi protagonisti, ovviamente, i musei, luoghi per eccellenza di cultura e testimonianza storica. E proprio in un’ottica di apprendimento esperienziale e della possibilità di fornire ai docenti degli input affinché possano poi trasmettere l’entusiasmo e le conoscenze apprese non solo agli alunni ma anche ai propri colleghi, si è scelto di uscire dai confini delle aule scolastiche e di mettere al centro di tutto i musei e la scoperta del territorio. Tripi, in tal senso, rappresenta un luogo importantissimo per tutti coloro che vogliono vivere in prima persona la storia e la cultura del territorio, complici il grandissimo patrimonio archeologico della sua Abakainon e i tesori conservati nel museo cittadino “Santi Furnari”. La giornata ha preso il via proprio dal museo alle ore 8.30, con l'intervento anche del Sindaco Michele Lemmo e della Professoressa Elena Santagati (Università di Messina) grazie ai quali è stato sottolineato il valore di Abakainon e offertoun focus sulla Sicilia greca tra storia e archeologia. A seguire è stato il turno della visita guidata del Museo e, successivamente, si è svolta anche la visita alla Necropoli. "Siamo molto soddisfatti e orgogliosi della direzione intrapresa anche in ottica di promozione e scoperta del nostro territorio - ha spiegato il sindaco di Tripi Michele Lemmo -. Crediamo che Tripi possa essere la culla di eventi culturali come questo e gli altri che si sono susseguiti in questi mesi e lavoriamo con tenacia per valorizzare sempre l'importantissima storia e tradizione sia del nostro museo cittadino che di Abakainon". “Come associazione abbiamo voluto proporre ai nostri soci e non solo un percorso formativo dal titolo “Impariamoci divertendoci” perché vogliamo e crediamo che si possa imparare con gioia – ha commentato Angela Raccuia, presidentessa della sezione di Falcone dell’AIMC -. Abbiamo scelto il museo come fulcro di queste attività di didattica esperienziale perché riteniamo che sia un’istituzione permanente al servizio della società, dove la cultura viene conservata e donata agli altri. Oltre a valorizzare i musei, però, andiamo ovviamente anche alla scoperta di un territorio, visitando il paese e le sue testimonianze e ricchezze storiche. Ci piacerebbe poter diffondere con questa metodologia una “didattica altra” dove l’educazione è un elemento trasversale necessario per formare gli uomini, i cristiani e i cittadini del futuro”.

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