Mucci ai dirigenti scolastici: "Cliccate sul progetto Pnrr, non abbiate paura"
Sulle agende dei presidi c'è una data cerchiata in rosso: 30 giugno. Data ultima per presentare i progetti del programma finanziati dal PNRR. Investimenti per 2,1 miliardi di euro per fare tante cose. Una valanga di soldi che la scuola non vedeva da anni. E che rischia di perdere, o di spendere a”a muzzu” come dicono a Palermo. I soldi sono tanti, molto di più di quelli che abitualmente gli istituti gestiscono. Le scelte difficili, perché occorre riprogettare la scuola per valorizzare tecnologie e digitale. Spetta alle scuole decidere come spendere i soldi. È il principio dell'autonomia scolastica, che per legge attribuisce libertà decisionale e di gestione in campo amministrativo e didattico. Il vero problema è spendere questi soldi. Per elaborare i progetti, sono richieste incombenze burocratiche che hanno bisogno di tempo che le scuole non hanno. Ci sono cifre consistenti in mano a segreterie con un personale che non è il grado di assolvere a questi compiti, per carenze di organico e per mancata formazione su questi aspetti. Occorre più personale, bisogna inventarsi un organico PNRR per rafforzare le segreterie a svolgere compiti aggiuntivi. Bisogna correre per arrivare all’appuntamento avendo fatto i compiti a casa. Bisogna da subito dotare le scuole di personale per gestire i bandi PNRR. I dirigenti scolastici clicchino il pulsante dei progetti con coraggio, senza nessun timore di essere inadempienti. Il cantiere scuola è in ritardo e non possiamo permettere che somme considerevoli tornino indietro. Comincino a richiedere personale aggiuntivo. SGS chiederà al Ministro dell’Istruzione e Merito, di spostare in avanti di tre mesi la scadenza del bando, fissata al 30 giugno.