Focaccia, arancini e amaretti: la nuova vita in laboratorio di un messinese in Toscana
Antonino Minissale, 46 anni, ha lasciato piazza Castronovo quattro anni fa per seguire moglie e figlio a Santa Croce sull'Arno dove produce le pietanze dello Stretto. A Forte dei Marmi è stato apprezzato anche per la generosità...
Chi l'ha detto che focaccia e arancini messinesi si possano gustare soltanto alle nostre latitudini. Antonino Minissale, 46 anni, da quattro anni ha lasciato piazza Castronovo per seguire la famiglia a Santa Croce sull'Arno, in Toscana. E qui ha creato dal nulla nel marzo scorso un laboratorio dove produce pidoni, focaccia, pizza e tutto che ciò che di buono sa offrire Messina. Ma non solo. Si è talmente integrato che ci ha messo del suo anche con gli amaretti di Santa Croce che con Messina hanno poco a che vedere ma che sono stati creati nell'Ottocento da una suora siciliana che viveva nel monastero di Santa Cristiana e che come segreto utilizzava a Santa Croce l'ostia durante la cottura. L'amaretto santacrocese è stato il protagonista di "Ballando sulla spiaggia": kermesse organizzata dalla Fondazione Fiorenzo Fratini Onlus che si è tenuta la scorsa settimana nella cornice del Bagno Annetta a Forte dei Marmi.
E' stata portata avanti una raccolta fondi per l'acquisto di un ecografo portatile e di un ecocardiografo portatile per indagini cardiache su bambini tra i 5 e i 15 anni soggetti a malattia reumatica curati nell’ospedale di Asmara in Eritrea. L’ecocardiografo sarà utilizzato per la diagnosi e la cura ma anche per la formazione dei medici del luogo. La fornitura di amaretti è stata donata proprio da Minissale. Gli ospiti della serata tra cui notissimi imprenditori, politici e professionisti toscani hanno potuto assaggiare il biscotto tipico di Santa Croce che ha riscosso moltissimi apprezzamenti.
"A Messina facevo tutt'altro, non mi occupavo di cucina ma di prodotti per uffici e non avrei mai pensato di buttarmi in questo settore - ci ha detto Minissale - sono messinese come si dice con la scoccia, mi sono trasferito in Toscana in particolare per mio figlio che allora aveva sei anni; il laboratorio è un vero e proprio negozio dove i clienti vengono a rifornirsi; Il fautore della prima festa dell’amaretto santacrocese 30 anni fa è stato mio suocero Valerio Masoni, ecco perché ho sentito molto la partecipazione a questo evento benefico".
Una nuova vita per Minissale con Messina nel cuore e nel palato.