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“Mai dire sei mia”, la parola agli uomini: da Taormina un messaggio di sensibilizzazione sul rispetto delle donne

A Palazzo Duchi di Santo Stefano, su iniziativa dell’attrice Annamaria Spina, l'incontro al maschile per condannare crimini che si consumano il più delle volte all’interno delle famiglie

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MessinaToday

Anche Taormina  ha voluto  testimoniare attenzione al problema della violenza sulle donne in occasione della Giornata mondiale. Lo ha fatto a Palazzo Duchi di Santo Stefano dove, ospiti del sindaco Mario Bolognari, su iniziativa dell’attrice Annamaria Spina hanno parlato di questa piaga della società il giornalista Mario Primo Cavaleri, il vicequestore Fabio Ettaro, il capitano dei carabinieri Giovanni Riacà  e l’ing. Vincenzo Franza, presente anche  per la Guardia di finanza il comandante di Taormina luogotenente Renato Raciti. In apertura i saluti-video inviati dai sindaci di Messina Cateno De Luca,  di Catania Salvo Pogliese, di Marsala Massimo Grillo; del questore di Caltanissetta Emanuele Riciferi; del presidente dell’Università Kore, Cataldo Salerno; del direttore generale di Banca agricola di Ragusa, Saverio Continella; dell’amministratore delegato di Confeserfidi Bartolo Mililli e dell’ad di Wifine e Pane quotidiano Luigi Rossi.

Incontro al maschile, perché così si connota quasi sempre la violenza sulle donne, quindi si è voluto far parlare proprio gli uomini per esprimere esecrazione, condannare crimini mai giustificabili che si consumano il più delle volte all’interno delle famiglie, dove il sentimento finisce per trasformarsi in barbarie gratuita, selvaggia, un salto nel buio medievale, retrivo di chi ritiene di poter esercitare un dominio sulla propria partner. 

Un messaggio collettivo di sensibilizzazione perché possa prevalere la cultura del rispetto, della pari dignità, e si realizzino pienamente le condizioni di riconoscimento del ruolo e dei diritti delle donne, potenziando i servizi di protezione e al contempo coinvolgendo  scuola e università perché il fenomeno non venga sottovalutato dati i numeri allarmanti e la gravità dei casi che ogni giorno la cronaca registra, spesso ad opera di mariti o ex, di ex fidanzati o aspiranti tali, di violenti tout court. Un problema, vergogna della società, che investe tutte le istituzioni, dai Comuni cui tocca apprestare servizi di assistenza, agli organi di polizia investiti da una crescente richiesta di aiuto con denunce la cui graduale gravità è comunque sempre un allarme inquietante, fino alla magistratura ultimo approdo per ottenere giustizia.

In conclusione dell’incontro taorminese, proiettato il docufilm “Mai dire sei mia” ideato e interpretato da Annamaria Spina che racconta una drammatica esperienza vissuta.

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