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Si potranno cacciare i cinghiali in città

Approvato in commissione bilancio un emendamento che estende la caccia nelle aree urbane. La denuncia di Angelo Bonelli dei Verdi: "Consentirà l'abbattimento di specie protette, presenteremo un esposto all'Ue"

È stato approvato dalla commissione bilancio della Camera l'emendamento che prevede l'estensione della caccia nelle aree protette e urbane. Il testo era stato accantonato per poi essere ripescato al termine di tutte le votazioni, quando mancava solo il mandato al relatore, scatenando la bagarre in commissione. I deputati Marco Grimaldi e Angelo Bonelli di Avs (Alleanza Verdi e Sinistra) hanno criticato il comportamento della maggioranza, accusata di aver tenuto nascosto fino all'ultimo, senza discuterne, la proposta di modifica alla legge di bilancio. Il relatore di Fdi Paolo Trancassini, al termine degli interventi dei due esponenti dell'opposizione, ha chiesto la convocazione di un ufficio di presidenza e la seduta è stata sospesa. Alla fine l'emendamento è passato tra le polemiche. 

Lo ha confermato proprio  il deputato di Avs e portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli: "Alle 6.45 di questa mattina - ha affermato Bonelli - la maggioranza di destra, violando regole e intese sui lavori tra maggioranza e opposizione, ha approvato l'emendamento che introduce nella manovra economica la caccia a tutte le specie animali nei parchi e nelle città ad ogni ora ed in ogni periodo."  Secondo Bonelli la norma non riguarda solo i cinghiali, ma consentirà "l'abbattimento di specie protette dalla Ue" come "lupi, orsi, volpi e altro in totale violazione della direttiva Habitat e dell'articolo 9 della costituzione. Hanno deciso l'abbattimento di animali protetti in aree vietate alla caccia per fare un favore alla lobby venatoria e delle armi" ha denunciato ancora il parlamentare. "Daremo battaglia in Parlamento - ha concluso Bonelli - ma il nostro esposto all'Unione europea è già pronto perché siamo convinti che l'Italia sarà messa in mora con l'avvio di una procedura d'infrazione contro il Governo italiano".

L'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) parla invece di "emendamento Far West" e sottolinea come il testo sia di natura ordinamentale e quindi, secondo l'associazione, non ammissibile nella legge di bilancio. "Con ogni probabilità" il provvedimento "sarà presentato con il maxi-emendamento in Aula e, se sarà approvato, siamo pronti a segnalarlo alla Corte di Giustizia ambientale europea" dichiara Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa, "poiché - spiega - un emendamento del genere modifica la legge nazionale sulla caccia n. 157/92 che richiama una direttiva europea". 

Secondo l'Oipa con l'emendamento si aprirebbe una "mattanza indiscriminata" della fauna "mettendo inoltre a rischio la pubblica sicurezza e incolumità". Ogni anno, spiegano dall'associazione, "a fine stagione venatoria, si contano morti e feriti anche tra gli umani, cacciatori e non". Per questo le "battute di caccia in aree protette, in città e in qualsiasi giorno dell’anno" moltiplicherebbero il fenomeno. Nel testo, riferiscono ancora dall'associazione, sarebbe anche previsto "che le carcasse che superino le analisi igienico-sanitarie possano essere destinate al consumo alimentare". È uno "sconsiderato emendamento che mette a repentaglio la vita della fauna e anche degli umani" denunciano gli animalisti. "Naturalmente i portatori d’interessi legati alla tutela degli animali e della biodiversità non sono stati mai ascoltati dal nuovo Governo, al contrario di altre categorie legate al mondo delle armi". 

Fonte: Today.it

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