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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Entità misteriose e dove trovarle, scopriamo i fantasmi che vagano in città

L'uomo senza testa, la donna con i tacchi a spillo e quelle strane voci in via delle Carceri. Apparizioni, aneddoti e luoghi infestati raccontati dal ricercatore esoterico Giandomenico Ruta

Presenze che infestano case e luoghi ben precisi, apparizioni inspiegabili che si dissolvono nell’arco di pochi minuti, creature misteriose forse rimaste intrappolate nella nostra dimensione.  A Messina le storie di fantasmi, quelle che si raccontano da tempo con il rischio di trasformarsi in leggende metropolitane, non mancano ma la domanda è : queste entità esistono davvero? A fare chiarezza sull’argomento Giandomenico Ruta, ricercatore esoterico messinese  e scrittore di numerosi libri su questo tema.

 I fantasmi esistono veramente?

 “Non c’è dubbio che esistano- dichiara lo scrittore- la casistica parla chiaro, in realtà dovremmo chiederci che cos’è il fantasma. Si tratta di un’impronta psichica di cui è impregnato l’ambiente in seguito ad un evento che ha generato una forte emozione. A confermarlo il fatto che spesso in caso di presenze, queste ripetono sempre lo stesso copione come se si trattasse della scena di un film”. Ma andiamo per ordine, intanto bisogna partire dalla parola fantasma che deriva dal greco phántasma e significa letteralmente apparizione,  che alle origini non si riferiva ad una persona defunta ,riferimento attribuito solo nel tempo, ma non è l’unica cosa da chiarire. Come fa notare Ruta è necessario fare alcune distinzioni ben precise.  In primis  tra fantasmi finti e fantasmi veri: "I primi svolgono sempre i medesimi gesti senza interagire con l’ambiente circostante, mentre i secondi eseguono azioni nuove e  si mettono in relazione con le persone con cui vengono a contatto". Inoltre va fatto un chiarimento terminologico: “ Fantasma, spettro e spirito non sono sinonimi- chiarisce- il fantasma è evanescente mostra solo una parte del corpo il resto è vaporoso; lo spettro  si mostra così come vuole apparire al suo carnefice  e sceglie di terrorizzare le persone;  mentre lo spirito appare così com’era nella vita, perché vuole portare un messaggio ad amici e parenti. Inoltre ci sono fantasmi che si legano all'ambinte come il gatto e altri che si legano al padrone,come il cane e lo seguono ovunque".

Le misteriose presenze che vagano per le vie della città

Fatta questa precisione non resta che conoscere le anime tormentate che vagano per le strade della città : “Numerosi sono i fantasmi finti in città – racconta- c’è un ragazzo che corre sul Boccetta per poi sparire all’improvviso, nelle scale di Montalto c’è una ragazza che piange, immagine che si dissolve velocemente e ancora nel muro del Museo regionale, precisamente nella stradina posteriore che collega al viale Annunziata, di fronte  all’ex ospedale Margherita,  c’è un uomo che si accoltella ripetutamente fino a quando qualcuno incrocia la sua vista. Vicino alla statua di Padre Pio di fronte la chiesa di Pompei la terribile scena di un uomo impiccato all'abero”. Ma la lista delle entità a Messina, sempre secondo Ruta, sarebbe lunga: “ Da ricordare- prosegue- la coppia in via Felice Bisazza, due ragazzi camminano tranquillamente, poi il ragazzo sembra reagire ad una minaccia e segue, prima della sparizione, lo spavento nel volto della ragazza, forse fotografa un’aggressione ricevuta e ancora alla Passeggiata a mare si racconta di un uomo con una divisa indecifrabile che ripete  ‘Guarda come volli rovinarmi’ e nei pressi del circolo Canottieri Talatta sempre lato mare  ad apparire un pescatore che dice: ‘ Io ni piscai tanti ma nuddu pisca a mia’,rigorosamente in dialetto”. E per quanto riguarda i fantasmi veri , quelli che provocherebbero un effetto a chi li vede?“ Sempre vicino alla Passeggiata a mare  nel muro di fronte la Chiesa di Porto Salvo c’è chi ha visto  un uomo con la testa in mano, ciò avrebbe provocato malessere nella persona che lo ha incontrato, a detta di molti a Cristo Re  si sentirebbe il rumore dei tacchi di una donna prima della sua apparizione, una bionda che prende sottobraccio il malcapitato prima di scomparire”.  Tra i luoghi più infestati ci sarebbe la zona di Cristo Re e arie limitrofe: “Tante qui le storie di donne gettate dalla Torre di Cristo Re tra cui la celebre Macalda di Scaletta, molti inoltre dicono di avere ascoltato delle voci nella via delle Carceri, dove ci sono i resti dell’antica fortezza di  Rocca Guelfonia.  Da segnalare  anche i Ruderi di villa de Gregorio a Giostra in cui sorge un albero millenario dove  in passato  figure di esseri vestiti da suore avrebbero minacciato un uomo fuggito dal terrore. Tra  luoghi da segnalare c'è anche la Galleria di Santa Marta usata in guerra come rifugio aereo e Forte Gonzaga con aneddoti di persone possedute dai fantasmi. A San Michele un ragazzo ha riferito di aver investito due frati, poi spariti, che all'urto hanno rovinato l'auto, il giovane  ha preso un bello spavento con tanto di febbre alta e  ha deciso di non fare più  quella strada di notte".

Aneddoti da far venire i brividi raccolte dai racconti, presenti nei libri di Ruta, di chi dice di aver visto le inquietanti figure, ma quando si manifestano? “Quasi tutti all’albeggiare- conclude - si manifestano nei momenti di maggior silenzio, non è un caso che una volta quando si camminava maggiormente a piedi era più facile imbattersi in queste situazioni. Esistono persone più predisposte, anche sensitivi che non sanno di esserlo. Non sappiamo con certezza per quanto tempo le entità restano registrate nell’ambiente, alcuni episodi per esempio fanno riferimento ad apparizioni avvenute solo nel passato. Prima del terremoto del 1908 nel Boccetta c’è chi ha visto un cavaliere sul cavallo che tirava una lancia verso le case, ogni volta colpiva un'abitazione diversa, considerato segno di sventura. A Tre Monti invece l’apparizione di un uomo che terrorizzava i passanti puntando loro la pistola”.
 

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