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Ferragosto, perché si chiama così e perché è una festa

Con i motori di ricerca oggi è facile scoprire tutto sul 15 agosto, ma fino a un paio di decenni fa il dubbio non era di facile soluzione. A cominciare dal significato del nome. E dall'imperatore Augusto...

Di certo Ferragosto è il giorno delle "mangiate". Ne sapete qualcosa visto che molti di voi ce avete fatto fatica ad alzarvi da tavola. Le cucine roventi si aprono per saziare tutte le voglie culinarie, i fornelli si infiammano e le padelle si agitano. A Messina la pasta ‘ncaciata  e l’anguria restano una tradizione alla quale non è facile rinunciare.

Ma perché si festeggia davvero il 15 agosto? Come nasce questa festa che è diventata simbolo di divertimento, a metà fra religione e cultura popolare?

Per i Cattolici

Ferragosto, cioè il 15 agosto, è una festa nazionale ereditata dai concordati tra lo Stato italiano e il Vaticano. In questa data infatti i cattolici festeggiano l’Assunzione di Maria in Cielo.
Secondo la tradizione cattolica, dopo aver terminato la propria vita terrena, Maria fu trasferita in Paradiso sia con l’anima che con il corpo. Per la Chiesa cattolica Maria è l’unica persona oltre a Cristo a essere assunta materialmente in cielo: un’anticipazione della risurrezione delle carni cioè – secondo i cattolici – quel momento, alla fine dei tempi, quando tutti i corpi dei defunti si ricongiungeranno alle loro anime dopo il Giudizio universale.

Una parola nata nel 18 avanti Cristo

La parola Ferragosto deriva dalle feriae Augusti, il riposo di Augusto, una festività decisa dall’imperatore romano Ottaviano Augusto nel 18 avanti Cristo. La festa si rifaceva in parte ai Consualia, le antiche feste romane celebrate alla fine dei lavori agricoli e dedicate a Conso, il dio dei granai e della fertilità. L’istituzione dell’antico Ferragosto aveva quindi lo scopo di mettere insieme un certo numero di giorni di riposo alla fine del periodo del raccolto, per consentire a chi aveva lavorato nei campi di recuperare le energie. I giorni di riposo erano accompagnati da feste e celebrazioni, che tipicamente si tenevano il primo giorno di agosto. I festeggiamenti furono spostati al 15 del mese per volontà della Chiesa Cattolica, proprio per ricondurre la festività popolare all’Assunzione di Maria.

In tutto l'impero si organizzavano corse di cavalli e gli animali da tiro, buoi, asini e muli, venivano  dispensati dal lavoro e agghindati con fiori. Queste antiche tradizioni  rivivono oggi, nelle stesse modalità, durante il "Palio dell'Assunta" che si svolge a Siena il 16 agosto. Le corse agostane con gli asini sono state riproposte negli ultimi decenni in località rurali poco conosciute. In occasione del Ferragosto i lavoratori porgevano gli auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia: l'usanza si radicò fortemente, tanto che nel rinascimento fu resa obbligatoria nello Stato Pontificio.

Per i lavoratori

Ma rendere Ferragosto una festività popolare contribuì l’istituzione, nel 1931 e a opera dell’allora ministero delle Comunicazioni, dei “Treni speciali celeri per i servizi festivi popolari”, noti come “Treni popolari di Ferragosto”. Voluti dal regime fascista, i treni permettevano di raggiungere a prezzi ridotti le località turistiche nel mese di agosto e contribuirono alla nascita del turismo di massa.

Durante queste gite la maggior parte delle famiglie italiane ebbe per la prima volta la possibilità di vedere con i propri occhi il mare, la montagna e le città d'arte. Fu proprio in questa occasione che nacque anche la tradizione del pranzo al sacco.

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