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Non dirmi... perché sono una femmina, DonnArchè tra i banchi del Nautico: "Risvegliamo la sorellanza”

Mascherine e magliette rigorosamente rosse per dire no alla violenza. L'iniziativa al caio Duilio nell'ambito della Giornata internazionale

No alla violenza sulle donne. Questo lo slogan che ha aperto l'incontro propedeutico a quella che sarà la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne (25 novembre), che si è tenuto stamattina nella palestra dell'ITTL Caio Duilio organizzato dal movimento DonnArche'. Mascherine e magliette rigorosamente rosse, simbolo della lotta alla violenza di genere. A presentare l'iniziativa la referente del progetto, professoressa Daniela Mangano vera anima di un movimento diventato ormai da anni una splendida realtà dell'istituto Nautico, dove le quote rosa sono cresciute, negli ultimi tempi, in maniera esponenziale ed oggi rappresentano circa il 10% dell'intera popolazione scolastica.

Presente la dirigente scolastica professoressa Maria Schirò che ha parlato di "Piaga della nostra società. Problema nazionale, locale, purtroppo sempre più presente". Nell' introdurre l'ospite di giornata, l'assessore comunale Alessandra Calafiore "da sempre sensibile a questo problematiche", ha invitato gli studenti presenti a considerare la donna ed il suo ruolo nella società. Perché ha aggiunto "Si tratta di un problema sociale, trasversale che interessa il genere umano e non solo le donne". Quindi, rivolta alle studentesse presenti " Complimenti a voi per aver scelto una scuola che non appartiene solo al sesso forte". È stata l'assessore Calafiore a svelare che "il Comune ha messo in atto una serie di iniziative per la tutela della donna non solo nella fase patologica.

Pratiche che, attraverso il servizio sociale, possono tradursi in un aiuto economico per le donne, vittime di violenze. Perché ogni donna deve essere sentinella del territorio per prevenire questo male diffuso e frequente'".

Dopo la proiezione di un video, traccia di ricordi nel tempo del movimento DonnArche', la professoressa Mangano ha lamentato la mancanza di "sorellanza fra le ragazze. Problema atavico che ha riflessi nella vita quotidiana". 

"Vogliamo ricostruire l'equilibrio, un percorso nuovo perché la violenza sulle donne è un problema culturale. Le donne in generale e le nostre ragazze, in particolare, con le loro fragilità e complessità, sono uniche e forti".

In chiusura, la preside Schiro' ha sottolineato che "In questa scuola non si sono mai verificati problemi di differenza di sesso, perché i ragazzi si sono sempre dimostrati maturi e responsabili nell'accoglienza delle compagne, anzi hanno manifestato un senso di protezione". Quindi un invito finale "Il vostro comportamento fra le mura di questo istituto sia un esempio per la vita fuori".

Presentato, infine, il decalogo, i dieci non comandamenti (sintetizzati in Non dirmi... perché sono una femmina). Frutto di pensieri e testimonianze raccolti, tra le giovani alunne, anche in forma anonima.

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