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Giovani avvocati Aiga, Vermiglio: “Per la giustizia occorrono riforme che durino nel tempo”

Il presidente nazionale dell'Associazione alla prima giornata del 25esimo congresso nazionale. “Bisogna partire dall'aumento delle risorse e non dagli stravolgimenti a costo zero”

"La prima sessione la dedichiamo alle riforme di un Paese che negli ultimi venti anni si è scoperto quasi più instabile della prima Repubblica. Come giovani chiediamo alla politica di varare delle riforme che siano sostenibili, nel più elementare concetto di regole, che possano durare nel tempo in quanto frutto di un ragionamento organico e prospettico".

Così alla Dire il presidente nazionale dell'Associazione italiana giovani avvocati-Aiga Alberto Vermiglio, intervenuto oggi a Messina alla prima giornata del 25esimo congresso nazionale dell'associazione dal titolo doppio: 'Sostiene l'avvocatura - Governiamo il futuro'.

"Siamo convinti - ha aggiunto Vermiglio - che riforme, solo nel rito del processo, tendenti alla continua riformulazione delle norme esistenti, non siano la cura giusta per un sistema vetusto che continua a specchiarsi nei fasti del passato e con difficolta' continua ad approcciarsi alle sfide del futuro".

Per Vermiglio ciò  che l'avvocatura, in particolare quella giovane, non può accettare "è una visione spiccatamente giustizialista del processo che, troppo spesso, la politica propone per inseguire consensi elettorali che si pongono in posizione diametralmente opposta alla secolare cultura garantista della nostra Costituzione". "Immaginiamo - ha spiegato - una giustizia che parta dall'aumento delle risorse e non dagli stravolgimenti a costo zero. Immaginiamo una riforma fiscale che non si limiti alla quantificazione delle aliquote, ma tenga conto anche dello sviluppo delle realtà professionali anche in quelle in forma associata. Immaginiamo - ha concluso il presidente di Aiga - una riforma delle istituzioni che muova dal risparmio degli sprechi, evitando strumentali derive territoriali".

Sulla stessa lunghezza d'onda  il presidente dell'Associazione italiana giovani avvocati di Messina Ernesto Marcianò che punta l'attenzione sull'avvocatura: "Governare il futuro - ha spiegato - significa riuscire ad impossessarsi di questa professione ed entrare nelle sue dinamiche, cercando di essere determinati per le scelte future dell'avvocatura. I valori storici restano sempre un baluardo, come la difesa dello stato di diritto che ci hanno consegnato i nostri padri costituenti. Tra le proposte che porteremo ai lavori congressuali di questi giorni - ha aggiunto - ci sarà anche una riforma dell'accesso alla professione che deve essere diretto ad un esame di abilitazione, piuttosto che a una modalità di concorso pubblico come quello vigente. Come far si' che ragazzi redigano un atto giudiziario che e' quello che l'avvocato fa piu' spesso. Impartire quindi alle giovani generazioni quello che e' la nostra professione e quindi essere un avvocato". Le altre mozioni riguarderanno il libero patrocinio "che rappresenta una buona percentuale di guadagno per molti professionisti. Occorre regolare questo aspetto - ha concluso Marcianò - perche' sia commisurato alla dignità e decorso della prestazione professionale eseguita".

Oggi al congresso anche il sottosegretario alla giustizia Andrea Giorgis. "In un Paese nel quale la giustizia è assicurata in tempi adeguati e il contenzioso viene ridotto all'essenziale avremo maggiori possibilità di crescita e sviluppo. C'è un rapporto strettissimo da questo punto di vista e l'apporto che i giovani avvocati possono dare sarà importante. Nel processo di riforma - ha aggiunto il sottosegretario - a breve verrà presentato un disegno di legge che ha l'ambizione di riformare il processo civile, quello penale e il Csm, e al tempo stesso avviare un percorso per razionalizzare meglio e garantire istituti come il patrocinio gratuito dello Stato e l'equo compenso. In questi due ultimi casi - ha precisato Giorgis - siamo già in fase di discussione in Commissione".

Per quanto riguarda le riforme del processo civile, penale e del Consiglio superiore della magistratura a breve "verranno presentati in Consiglio dei Ministri delle proposte di legge delega. Una volta ottenuto il via libera inizierà il percorso parlamentare. In questo caso l'Aiga - ha concluso il sottosegretario - verrà sicuramente coinvolta e potrà dare il suo contributo di esperienza".

Domani, venerdì 18 ottobre si svolgerà una doppia seduta di lavori. La mattina tra gli ospiti, alle 10, interverrà il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura David Ermini. A seguire il dibattito dal tema: 'Obiettivo 2030, quali prospettive per il Paese'. Alle 11.30 in programma il dibattito: 'L'insostenibile leggerezza dell'ordinamento giuridico'. Nel pomeriggio, alle 14, si terrà il confronto sul futuro sostenibile della Cassa forense; alle 15 si svolgera il dibattito: 'Sostenibilità generazionale: creare oggi per vivere domani'; alle 17, infine, il confronto su: 'Professione forense, alla ricerca della sostenibilita' perduta'.

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