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Giuseppe Karol dalla scuola d’infanzia allo Zecchino, la mamma: "Il riccio capriccio per parlare di inclusione"

Canta dall'età di due anni, ama la Passeggiata a mare e i treni. Conosciamo da vicino il talento più giovane della celebre kermesse

Ha 4 anni, è messinese ed è il più piccolo cantante in gara. Stiamo parlando di Giuseppe Karol, il baby-concorrente  che sarà tra i 17  solisti della  64esima edizione  dello Zecchino d'Oro  in onda a dicembre su Rai1.  Alla manifestazione dove  canterà   “Il riccio capriccio”, parteciperà anche un'altra siciliana Simona, 7 anni, originaria di Terrasini (Palermo) con "La filastrocca delle vocali".

Cresciuto con latte e musica, la sua dolcezza e la sua grinta musicale hanno conquistato i casting dello  Zecchino fino alla finale  tenutasi  lo scorso giugno a Bologna e alla scelta del brano scritto  da Antonio Buldini e Franco Fasano.  Non trattiene l’entusiasmo la mamma Rosaria Merlino, che racconta come l’amore per la musica sia cominciato prestissimo in Giuseppe: “Prima di  iniziare a parlare correttamente  già cantava- dichiara- a due anni lo imboccavo ascoltando le canzoni dello Zecchino, cantare per lui è sempre un momento di gioia  sia a pranzo che a cena”. 

 Il piccolo che frequenta la scuola d’infanzia Pascoli-Crispi di Messina, è un concentrato di energia, gioca con i lego, costruisce sempre cose nuove e sopratutto  ama la Passeggiata a mare,  da dove  può prendere il tram per andare alla stazione e vedere i suoi amati treni. Adesso a pochi mesi dalla trasmissione televisiva non aspetta altro che esibirsi insieme al Coro dell’Antoniano, diretto da Sabrina Simoni: “ E’ cominciato tutto per gioco durante il primo lockdown - racconta la mamma- quando Giuseppe mi ha detto che voleva partecipare. Abbiamo fatto le selezioni per la 63° edizione dove siamo arrivati in finale e finita l’esperienza lui stesso ha deciso che avrebbe voluto riprovare. Quest’anno è stato scelto tra i solisti e di questo siamo molto contenti”. 

A prepararlo alle selezioni sempre la mamma. “Giuseppe è un autodidatta- prosegue- con una predisposizione innata per la musica. Solo quest’anno essendo molto piccolo abbiamo pensato di iscriverlo ai Piccoli cantori di Barcellona Pozzo di Gotto  per cominciare a fare propedeutica”.

Sul palco della celebre kermesse Giuseppe presenterà un brano pop coinvolgente dal punto di vista musicale, dal forte significato simbolico che invita all’inclusione in maniera semplice e incisiva. “ Il riccio capriccio- incalza il ritornello-  si sente d’impaccio ci vuole coraggio a toccarlo si sa , ma quando si  apre vuol dire che sente che tu gli vuoi bene e non pungerà”. Pezzo che identifica la sua personalità: “Siamo felici che  così piccolo canterà una canzone che veicola un messaggio così attuale attraverso la metafora del riccio. Lui è un finto timido, sembra un bambino introverso, si guarda attorno all’inizio ma basta un sorriso da parte dell’altro per diventare un gran chiacchierone”.  Un testo che invita  all’apertura verso l’altro, perché spesso la paura di essere diversi spinge a rinchiudersi in una corazza che un semplice gesto può spazzare via, perchè siamo tutti diversi ma speciali.

Ma come sta affrontando  il baby talento  quest'esperienza? " Connaturalezza, essendo molto piccolo non ha la consapevolezza  del fatto che sta partecipando ad un evento di un certo rilievo.L'importante per lui è cantare, quando lo fa è felice. Siamo  contenti che la sua canzone trasmetta un messaggio in cui ogni bambnino può ritrovarsi. Siamo orgogliosi di come sta affrontando questo percorso. Non abbiamo ancora realizzato che cosa sta succedendo,  sarà un crescendo di emozioni. Un grazie a tutti quelli che con un messaggio ci hanno dimostrato il loro calore", conclude la mamma.

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