Gli Invisibili, sarte solidali in campo per creare diecimila mascherine
Il via alla produzione per venire incontro alle esigenze di tutta la cittadinanza. Nel fine settimana la prima consegna. Scopri come farne richiesta gratuitamente
Ai tempi del coronavirus trovare mascherine sta diventando un’impresa sempre più difficile e nonostante l’emergenza c’è chi ne è ancora sprovvisto. Ad andare incontro alle esigenze dei messinesi numerose realtà che si impegnano per creare dispositivi di protezione fai da te utili per ridurre il rischio di contagio.
A sostegno delle fasce più deboli e di tutta la popolazione messinese arriva l’iniziativa "Messina in Mascherina" a cura dell’organizzazione di volontariato Gli Invisibili Onlus. A disposizione trecento metri di stoffa e un nuovo obiettivo: produrre diecimila mascherine da distribuire gratuitamente. L’Ente impegnato nella distribuzione di prodotti di prima necessità per i più bisognosi si veste di solidarietà a 360° con una speranza, una promessa, che tutti possano proteggersi allo stesso modo. Non si tratta naturalmente di un presidio sanitario ma di una sostituzione temporanea, in attesa che siano disponibili per tutti le mascherine “certificate”.
Con ago e filo già all'attivo cinque sarte milazzesi del gruppo "PIC parole in cotone", che impegnate a produrre mascherine per Milazzo hanno deciso di partecipare alla maratona solidale accanto a Gli Invisibili e 23 sarte messinesi . Disponibilità anche da Spadafora.
“L’idea nasce- racconta Cristina Puglisi Rossitto presidente de Gli Invisibili Onlus-perché andando in giro per le consegne alimentari ci siamo resi conto che l’80% delle persone non possiede mascherine, soprattutto in determinati quartieri”. Un’esigenza necessaria per tutti, soprattutto perché tra un paio di settimane quando si potrà uscire dalle proprie abitazioni tutti dovranno indossarle. Realizzate con cotone spesso e con una piccola fessura con filtro, le mascherine saranno consegnate a domicilio privatamente in base al numero dei membri di ogni famiglia. Per richiederle basta rivolgersi al gruppo Facebook Invisibili Onlus.
“L’esperienza delle mascherine-aggiunge Cristina Puglisi Rossitto- mi ha insegnato che nonostante il Covid abbia destabilizzato le nostre vite, lo stesso sta tirando fuori quel senso di comunità di cui sentivo parlare nei racconti dei miei nonni. Il sorriso negli occhi delle sarte a cui consegno la stoffa per realizzare le mascherine vale più di mille sterili strette di mano”. Una riscoperta dei valori umani che parte da un ambiente virtuale, un gruppo social, ma che arriva nella vita reale con gesti concreti. Da sabato il via alla prima consegna solidale.