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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Ficarra

Parte da Ficarra il juke box letterario per le scuole italiane

L'idea dell'artista-assessore Mauro Cappotto che ha sostituito le canzone con i versi di scrittori e poeti

Non si possono gettonare più le canzoni di Mina o Ornella Vanoni, ma i versi di Gesualdo Bufalino e Bartolo Cattafi. E’ il juke-box letterario, ideato dall’artista-insegnante Mauro Cappotto, docente di storia dell’arte presso il liceo di Capo d’Orlando e assessore alla cultura del Comune di Ficarra, del quale è originario.

L’eclettico insegnante ha allestito all’interno di Palazzo Milio, nella Sala della Seta, un vecchio juke box degli anni Ottanta che funziona ancora con una monetina di 500 lire del vecchio conio che bisogna chiedere ai gestori.

Gli studenti dopo avere infilato la moneta possono scegliere la loro compilation letteraria che va dalle calde e bollenti note di Vitaliano Brancati, per arrivare all’esoterico Lucio Piccolo. L’unico poeta che viene letto dall’attore Vittorio Gasmann, in versione in audilibro, è Leopardi: gli altri testi e le poesie sono invece lette da persone comuni che partecipano al progetto, con l’obiettivo di allargare l’esperienza a tutte le altre scuole siciliane e nazionali.

Mauro Cappotto non è nuovo a queste iniziative. Artista poliedrico, che lavora il legno e altri materiali, ha esposto le sue opere in vari centri nazionali e da sempre mantiene vivo il suo rapporto con gli studenti, dei quali studia anche le nuove forme di linguaggio.

L’idea del juke box ha ricevuto positive note di accoglimento anche dalle riviste che seguono il mondo scolastico, un segnale da parte degli insegnanti che davanti al Juke Box, sulle ali della nostalgia, hanno cominciato ad ascoltare i primi cantautori della contestazione italiana degli anni Settanta, come Edoardo Bennato e Francesco Guccini.

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