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Ghostbusters dello Stretto, a caccia di fantasmi nei tre luoghi più infestati della città| FOTO

Un'ombra nera all'ex Margherita. Lamenti di bambini e strane figure al Castellaccio. Inquietanti presenze in una ex casa di cura a Torre Faro. Le indagini del gruppo Map mettono i brividi

Luoghi inquietanti spesso abbandonati, eventi inspiegabili e misteriose presenze? Niente panico ci pensano loro i ghostbusters dello Stretto. I ragazzi del Map, Messina attività paranormali,  il gruppo di ricerca che va a caccia di fantasmi  in castelli, forti, ville con storie o leggende oscure e in case in cui succedono cose incomprensibili.  A Messina a quanto pare sarebbero tante le anime dannate che non trovano pace,  ma stando alle indagini dei cacciatori di spiriti ad essere più infestati sarebbero: il Castellaccio, l’ex Margherita e l'ex casa di cura Torre Bianca. 

Tutto comincia nel 2010 quando Giuseppe Coppolino,  che in solitudine ama fotografare e riprendere  luoghi abbandonati in diverse ore della giornata,  durante una visita al Castellaccio ex Città del ragazzo scorge in un video una strana sagoma.  L'avvenimento sconcertante e la sua sfrenata passione  accompagnata da studi accurati su simbologia e su tutto ciò che è esoterico e misterioso hanno fatto il resto. Decide di fondare una pagina social: Map . Un modo alternativo per trovare chi come lui armato di coraggio intende studiare da vicino il paranormale, con tanto di strumentazione ad hoc. A questo punto scendono in campo: Sacha Morabito, Esmeralda Colasanti, Nunzio Mondello e Gabriella Mazullo, la squadra fissa di acchiappafantasmi ai quali si aggiungono una quindicina di collaboratori saltuari.  Il contatto con il gruppo, pronto and intervenire gratuitamente, avviene sui social . Si parte dallo studio del luogo interessato e  chi è spinto dalla curiosità di partecipare ad un’indagine può farlo scrivendo in bacheca. 

“Si parte dalla studio del posso interessato- racconta Coppolino- facciamo venire con noi qualcuno di esterno solo se conosciamo bene il luogo. Ci rechiamo soprattutto di notte e spesso pernottiamo. Con noi abbiamo tutta la strumentazione adatta per rilevare presenze anomale: fotocamera, videocamera infrarossi, drone, tre k2 rilevatori di campi elettromagnetici , due registratori uno digitale e uno analogico e  ghost box ripetitore radio con microfono per interagire con l’eventuale presenza”.  

Indagini Map

In 10 anni di indagini tante le sconvolgenti rilevazioni con tanto di video, registrazioni audio e foto, molte di queste nell’ex nosocomio messinese: “Abbiamo cominciato ad indagare al Margherita 6 anni fa soprattutto di sera- continua Giuseppe- la prima cosa ad essere registrata  è stato il suono di un carillon. Nel riparto psichiatrico  invece inspiegabilmente le porte sbattevano,  in una fotografia abbiamo catturato un’ombra nera scattata in Ostetricia”.

Ma le esperienze da brividi non finiscono qui. Tanti i riscontri avvenuti, anche di recente, al Castellaccio a Gravitelli. Forte cinquecentesco spagnolo prima di diventare orfanotrofio per essere poi abbandonato. Un  luogo denso di mistero che ha destato l’interesse perfino della BBC: “Da diedi anni ci rechiamo all’ex Città del ragazzo e abbiamo rilevato tante stranezze: la prima volta abbiamo sentito lamenti di bambini nel punto centrale della piazza dove una volta c’era un pozzo, un tunnel che collegava a Maregrosso. Nello stesso punto abbiamo avvistato  sette mesi fa una sagoma alta, che è presente in una delle nostre foto. Inoltre  sono apparse diverse figure  nelle finestre  della parte superiore della struttura in diversi momenti della giornata, con la testimonianza di persone esterne venute con noi. Molto spesso mentre ci troviamo là ci vengono tirate delle pietre, abbiamo la certezze che sia una cosa strana non è successo solo a noi”.  Al gruppo si è interessato anche un ragazzo della BBC  che dopo aver visto un video su Youtube sul Castellaccio lo ha contattato la scorsa estate per girare un reportage volato in America.

Episodi soprannaturali anche all’ex casa di cura Torre Bianca a Torre Faro: “Abbiamo registrato colpi di tamburo- prosegue il fondatore del gruppo- una porta inoltre si è chiusa da sola per poi riaprirsi davanti ai nostri occhi durante le domande con il k2. Nella stanza 103 c’è stato un fenomeno che continua a ripetersi nel tempo: un ventilatore appeso al tetto comincia a girare da solo per poi rallentare se viene filmato”. Tra realtà e suggestione sono tanti in città e non solo a chiamare il gruppo di ricerca: “ Ci contattano soprattutto privati, siamo stati in tante case anche  fuori città e in Calabria ma  l’80% sono fake . Di recente però  nella provincia ionica siamo stati in una villa dove abbiamo fotografato la sagoma di una donna in uno specchio, dopo le segnalazioni del custode che ha sentito il rumore di passi. La proprietaria ci ha chiamati disperata perché lì voleva aprire un bad and breakfast ma un giorno in maniera inspiegabile le è arrivato un armadio addosso”.
 

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