rotate-mobile
Attualità

"Segmentazioni", mostra della Occhipinti

E' una raccolta di opere uniche nel proprio genere, che uniscono la lezione pittorica di Klee, Kandinsky e Burri alle tecniche artigianali giapponesi della ceramica raku

La “Personale” di Angela Occhipinti, terza Artista della “galleria virtuale” www.gustalarte.it a esporre le Sue “opere”, è stata inaugurata (la mostra si protrarrà fino al 30)ieri al Salotto “Fellini” di Piazza Duomo alla presenza dell’Assessore comunale alla Cultura Enzo Caruso, del Direttore di Moleskine Geri Villaroel, del Past Luogotenente Governatore della 1° Divisione del Kiwanis Tonino Brancato, dell’ex Presidente del Consiglio comunale Pippo Previti, degli Artisti Bavastrelli, Crisafulli, D’Avenia, Giuliano, Magnabosco, della critica d’arte Prestigiacomo e di una “folla” molto interessata.  

Ha aperto il presidente della Confcommercio Messina Carmelo Picciotto il quale nell’esprimere all’artista i complimenti alla Sua “produzione” e nel ringraziare le Autorità ed il numeroso pubblico intervenuti si è complimentato con gustalarte.it per l’eccellente organizzazione e infine, in qualità di “patron” del “Fellini”, ha offerto lo spumante inaugurale. E’ intervenuto quindi il coordinatore di gustalarte.it Gianni Raimondo, ha continuato Villaroel ed ha “chiuso” l’assessore Caruso dicendosi ben lieto di tornare ad essere presente a un “evento” che qualifica sempre più Messina e la “location” che lo ospita.  

Angela Occhipinti opera a Messina nel Suo negozio-laboratorio “Terracotta” e nel quale tiene anche Corsi di Ceramica Raku. La ceramica Raku nasce in Giappone nel XVI secolo come tecnica di elezione per la manifattura degli utensili per la “cerimonia” del Tè. Raku significa “gioire il giorno”, vivere in armonia con le cose e con gli uomini. Il Raku si ottiene, estraendo gli oggetti dal forno, quando sono ancora incandescenti, facendoli raffreddare bruscamente per creare dei particolari effetti decorativi.  

La Mostra chiamata “Segmentazioni”, della Occhipinti, è una raccolta di opere uniche nel proprio genere, che uniscono la lezione pittorica di Klee, Kandinsky e Burri alle tecniche artigianali giapponesi della ceramica raku. Forme geometriche e colori si fondono su pareti di pannelli lignei per restituire le immagini frammentate tipiche dell’espressionismo astratto, mentre i colori saturati delle vernici raku rimandano ai cromatismi decadenti dell’Arte Povera. Un’arte che rievoca l’aleatorietà dell’esistenza (come ci ricorda l’artista, la tecnica di cottura raku produce pezzi unici e virtualmente irripetibili), ma osa tentare una ricomposizione dell’esistente. Frammenti di “coccio”, segmenti, di per sé insignificanti, capaci di offrire solo forme e consistenze, colori e suggestioni effimere, vengono ricomposti su pannelli lignei (come a dire sulla tela). Lo sguardo dell’artista riesce allora a scorgervi un nuovo livello di esistenza e di significato e, così riunificati e riarmonizzati, frammenti privi di significato acquisiscono una propria e autentica dimensione di realtà. Così, i pannelli di “Segmentazioni”, rappresentano pure un esperimento visuale. La sfida di queste “opere” è quella di ridefinire gli orizzonti nei quali le suggestioni millenarie del raku forniscono la base materica per visioni ancora da percorrere. Pur rispecchiando la natura decostruita e mutilata dell’esperienza umana contemporanea, “Segmentazioni” rilancia la possibilità di una sintesi a livello plastico e concettuale mediante l’esercizio della riflessione e dell’arte.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Segmentazioni", mostra della Occhipinti

MessinaToday è in caricamento