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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Edilizia, Uil: "Opere ferme e fondi a rischio. De Luca inaugura solo locali commerciali"

Dalla copertura del torrente Bisconte al porto di Tremestieri, passando per la via don Blasco. Il sindacato elenca tutti i ritardi e minaccia una mobilitazione dei lavoratori del comparto edile

"De Luca è tornato al suo ruolo più consono: il taglianastri a tempo pieno". La Uil sceglie la strada dell'ironia per puntare il dito contro l'operato del primo cittadino in tema di infrastrutture e attività edilizia. Secondo i sindacalisti Ivan Tripidi e Pasquale De Vardo i lavori per il completamento delle grandi opere strategiche sono fermi al palo mentre  De Luca, passata la campagna elettorale per le europee, è tornato a dedicarsi "all’inaugurazione di rosticcerie, bar, tabacchi, boutique di abbigliamento, negozi di frutta e verdura, senza dimenticare di lanciare via social, almeno una volta al dì, proclami o, per meglio dire, bufale relative ad un futuro sviluppo radioso e ricco di lavoro ed occupazione per il nostro territorio".

Parole forti quelle di Tripodi e De Vardo che descrivono una situazione allarmante per i lavoratori dell'edilizia e sottolineano il rischio di perdere importanti fondi. "Nessuna opera è stata progettata, realizzata o sbloccata dalla giunta De Luca che ormai procede spedita verso l’ennesimo fallimento che, temiamo, sarà rappresentato dalla perdita definitiva delle ingenti risorse provenienti dai Patti per Messina, per la Sicilia e dal Masterplan: circa 800 milioni di euro complessivi".

La città, infatti, rischia di andare incontro ad una paralisi per quel che riguarda il completamento delle infrastrutture che attende da tempo. La copertura del torrente Bisconte - Cataratti è lontana dal partire, visto il ricorso presentato dalla Toto costruzioni, la seconda azienda classificata nella gara. E secondo il sindacato si preannunciano tempi biblici per la definizione della questione.

Vi è poi la questione legata al porto di Tremestieri. "Dopo la prima cerimonia durante la giunta Accorinti nel marzo 2018 - precisano Tripodi e De Vardo - è seguita, in pompa magna, la seconda consegna nel settembre 2018. Fu una giornata memorabile per l’immagine del sindaco De Luca, novello caudillo, alla guida di un trattore che rappresentava l’emblema dello sblocco dell’opera. Ad oggi, però, nonostante i
trionfalistici annunci e le ben due consegne dei lavori, anche gli approdi di Tremestieri rischiano concretamente di
trasformarsi nell’ennesima incompiuta, non ve traccia né di inizio lavori nè di lavoratori".

Anche il cantiere che sembrava lavorare a ritmi più spediti rischia di fermarsi. La realizzazione della via Don Blasco, che la giunta De Luca si è trovata pronta e confezionata, rappresentava l’unica opera pubblica realmente in fase di realizzazione che, però, si è arenata a seguito del ritrovamento di ordigni bellici e che, per tale motivo, rischia di impantanarsi per lunghissimo tempo. Proprio riguardo la via Don
Blasco sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale, nella qualità di committente, vigilasse e si chiedesse come mai i pochissimi lavoratori messinesi assunti in quel cantiere si sono dimessi dopo solo pochissime giornate di lavoro".

La Uil accende poi i riflettori sull'obiettivo primario del sindaco De Luca: il risanamento. "Nei fatti, ha solamente consentito di creare l’Arisme, ennesimo carrozzone politico con tanto di Cda, Revisori dei conti e dipendenti, che, ad oggi però, non ha prodotto nemmeno lo straccio di un misero progetto o di una sola cantierizzazione". 

La Uil minaccia una mobilitazione. "I lavoratori occupati nel comparto delle costruzioni che hanno perso il lavoro negli ultimi 9 anni sono oltre 12.000 e, tenuto conto della drammatica realtà, possiamo affermare che questo stato di cose presto provocherà una
motivata mobilitazione e il fragore provocato dalla fame di occupazione dei lavoratori edili si trasformerà in un frastuono assordante nei confronti della fallimentare giunta De Luca".

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