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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Golf e nuoto per combattere il parkinson, torna la traversata nello Stretto di Messina

Così la Fondazione Limpe, insieme alla società scientifica Accademia Limpe - Dismov, puntano su una proposta sportiva tutta dedicata ai pazienti e alle loro famiglie. In estate partirà il circuito e a settembre la Swim for Parkinson

C'è il Nuoto che permette il coordinamento dei movimenti, poi arriva il Golf dove il braccio diventa il prolungamento della mente e poi la Vela che con l'aria tra i capelli fa dimenticare la pesantezza del corpo. Così la Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus, insieme alla società scientifica Accademia Limpe - Dismov, puntano su una proposta sportiva tutta dedicata alle persone affette da Parkinson e alle loro famiglie. In estate partirà il circuito Parking Golf che prevede 5 tappe di raccolta fondi per la ricerca scientifica, in giro per l'Italia (Brindisi, Catania, Courmayeur, Milano, Roma) con lezioni gratuite per le persone affette da Parkinson; a settembre ci sarà il grande ritorno della Swim for Parkinson, la traversata a nuoto dello stretto di Messina, dove pazienti, caregiver e neurologi nuoteranno fianco a fianco sfidando le acque tra Scilla e Cariddi e, infine, per la prima volta quest'anno la Fondazione sostiene anche manifestazioni legate alla Vela (Sail4Parkinson in primavera e la manifestazione "Le Vele per il Parkinson"). Perché questa attenzione verso lo sport? "E' innegabile che l'attività fisica porti un beneficio significativo a tutti, ma per le persone affette da Parkinson rappresenta una vera e propria terapia complementare- si legge nella nota inviata alla stampa- Il Parkinson è infatti un disturbo del movimento che si combatte soprattutto con il movimento, associato ovviamente alle terapie farmacologiche e riabilitative. L'attività fisica potrebbe avere un ruolo anche nella prevenzione e nella velocità di progressione della malattia attraverso la sintesi a livello cerebrale di fattori neutrofici".

"Negli ultimi anni numerosi studi hanno dimostrato che l'esercizio fisico è efficace nelle persone con malattia di Parkinson- afferma il professor Leonardo Lopiano, Presidente di Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus- poiché può migliorare e ritardare la progressione dei sintomi correlati alle capacità motorie. Inoltre, prima si interviene più è probabile agire sulla progressione della malattia. Una adeguata terapia farmacologica e lo stile di vita, principalmente alimentazione, sport e relazioni sociali, riescono a mantenere attivi i pazienti e possono ritardare l'insorgenza e il peggioramento dei sintomi. Tutti gli studi scientifici concordano quindi sul miglioramento e sul rallentamento della progressione dei sintomi motori e soprattutto sul miglioramento della qualità di vita", conclude Lopiano. "Tutto ruota, quindi, intorno al concetto di miglioramento. La pratica e l'apprendimento di una disciplina sportiva portano all'acquisizione di abilità motorie le quali, se ripetute regolarmente, migliorano le capacità motorie. Tale miglioramento, inoltre, consente di recuperare automatismi motori che la malattia tende a ridurre. Si tratta di un efficace circolo virtuoso- proseguono nella nota- che lavorando sulle abilità residue è in grado non solo di mantenerle ma di svilupparle. Inoltre, non è trascurabile l'aspetto che riguarda il rilassamento e il divertimento che solo lo sport è in grado di fornire. Questo abbinato al concetto di socialità e condivisione potrebbe migliorare le relazioni sociali tra persone affette dalla stessa malattia ed in generale nella vita di tutti i giorni".

Fonte: Dire

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