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Maria e Gesù bambino di colore, il presepe vivente del Don Orione contro il razzismo

L'Istituto del viale San Martino ha scelto di lanciare un messaggio ben preciso insieme al riciclo dei materiali per l'allestimento

Maria e Gesù Bambino di colore. Una scelta precisa dell'Istituto Don Orione per il presepe vivente nella struttura di viale San Martino. Il parroco, Don Natale Fiorentino, ha deciso di dedicare agli ultimi, ai migranti e contro ogni forma di razzismo il presepe fatto di carne e ossa.

L'iniziativa è stata inaugurata il 28 dicembre ed è stata anche frutto dell’intensa attività di  laboratorio  dei ragazzi dell’istituto che per la realizzazione degli allestimenti hanno usato materiale di riciclo. Parti decorative, arredi e pecorelle tutti creati nel pieno rispetto dell’ambiente. Il Presepe vivente è organizzato dalla cooperativa Faro 85. L'aspetto ambientale ha lo scopo di trasmettere l’importanza del riciclo trasformando ciò che non serve più in qualcosa di nuovamente utile e funzionale e  di accrescere l’autostima dei partecipanti nel diventare attori protagonisti. La scelta di rappresentare la nascita di Gesù e la magia del Natale,  soprattutto per gli ospiti più adulti, ha l'obiettivo di mantenere una cultura popolare ancorata ai loro ricordi, occasione questa per relazionarsi e socializzare.


 

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