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Minori a rischio, ricerca della Caritas con mappa geografica informativa

Sulle povertà educativa l'organizzazione cattolica ha riunito gli enti interessati a collaborare a un'analisi sulle condizioni dei minorenni attraverso il sistema Gis

Povertà educativa e minori a rischio, al via una ricerca sociologica della Caritas. Nel giorno del trentesimo anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, si è insediato un tavolo tecnico presso la Caritas diocesana con la partecipazione di Inps, Servizio sociale dell’Asp, Neuropsichiatria infantile, Ussm e Procura presso il Tribunale dei Minori, Ufficio Scolastico Regionale e Osservatorio sulla Dispersione scolastica di Messina, per discutere della situazione di minori e adolescenti, per comprendere i loro bisogni ed il disagio sociale presente sul territorio. La Caritas diocesana di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela attraverso il proprio Osservatorio delle Povertà e delle Risorse intende realizzare una ricerca-analisi sulla realtà giovanile attraverso un approfondimento della condizione dei minori, che valuti la distribuzione territoriale del disagio sul territorio del Distretto socio-sanitario D26 di Messina, in particolare servendosi dell’utilizzo del sistema Gis per la localizzazione geografica su mappa. 

“Obiettivo centrale del progetto di ricerca – spiega Enrico Pistorino, coordinatore – è creare una mappa che indichi micro-zone in cui sia evidenziata maggiore o minore concentrazione di alcuni “indicatori di povertà” che abbiamo immaginato di quantificare, che potrebbero far emergere la multiformità della questione. L’osservazione dei risultati permetterà di studiare eventuali correlazioni e sovrapposizioni geografiche (già evidentemente ipotizzate dall’equipe dell’Osservatorio) tra la povertà economica e quella educativa, tra la presenza di disturbi del comportamento nei minori e la collocazione geografica della loro esistenza, tra la condizione di carenza socio-culturale di alcune zone della città e la presenza di reati perpetrati da minorenni”. 

L’idea operativa consiste nella localizzazione su mappa (attraverso il sistema Gis) dei seguenti indicatori: 1.La presenza di percettori di reddito di cittadinanza (indice, quindi, di una povertà economica già certificata ufficialmente); 2.I livelli di dispersione scolastica dei singoli Istituti Comprensivi; 3.La presenza di reati commessi da minorenni; 4.I minori presi in carico dai servizi di Neuropsichiatria infantile; 5.Eventuali altri indicatori territorialmente localizzabili, suggeriti o emersi dai tavoli di approfondimento tra i partner del progetto.

Padre Nino Basile: “La presenza di enti pubblici così importanti ed autorevoli, per il ruolo che hanno come Istituzioni e nella società, è fonte di arricchimento per la ricerca che la nostra Caritas intende realizzare – afferma il direttore della Caritas diocesana – perché i risultati che emergeranno possano essere utili alla lettura dei bisogni dei giovani, perché sia le Istituzioni pubbliche che la Chiesa possano prendervi spunto per gli interventi di contrasto alle povertà, specie quella educativa, così diffusa sul nostro territorio”. 

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