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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Riorganizzazione del Comune, critiche della Cisl funzione pubblica

Per il sindacato è necessario riconsiderare la sistemazione dei servizi nei vari dipartimenti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MessinaToday

La proposta della nuova struttura organizzativa e con essa l’ organizzazione delle funzioni, delle attività e dei servizi del Comune di Messina presentata al tavolo del comitato paritetico dall’amministrazione De Luca, «va sicuramente riconsiderata e ponderata». È il giudizio
della Cisl Funzione Pubblica che ritiene come «non risponda alle effettive e reali esigenze della città e dell’utenza, anzi creerebbe confusione e disfunzioni». A dirlo sono Gigi Caracausi e Calogero Emanuele che evidenziano come «il Comune di Messina non può pensare di ridurre
drasticamente il numero dipartimenti creando di fatto un accorpamento di servizi, peraltro allocati in maniera disomogenea, che creerebbe confusione e conflitti di competenze tra dipartimenti stessi, settori e servizi».

«È impensabile – affermano i sindacalisti della Cisl. che il corpo di Polizia locale debba soggiacere al dipartimento amministrativo considerato che le competenze e le specificità del settore previste dalla normativa impongono una sorta di autonomia ed anche una organizzazione che richiede un’interfaccia continua con istituzioni esterne su materie assai delicate e riservate».

Per la Cisl Fp è necessario riconsid il siundacoerare l’allocazione dei servizi all’interno dei vari dipartimenti. «Si registra una sorta di disomogeneità e disarticolazione che porterebbero a disfunzioni e ritardi nell’erogazione dei servizi e questo vale per i servizi demografici, come per servizi alla persona, quelli tecnici ed ambientali, il Ced e il servizio statistica. Una proposta che riteniamo non equilibrata sia sotto aspetto dell’utilizzo del personale dirigente che di comparto, ma soprattutto rispetto ai servizi che, oltre ad ometterne alcuni, in taluni casi risultano sovradimensionati a vantaggio di altri che vengono svuotati di competenze e personale».

La Cisl Funzione Pubblica annuncia che presenterà osservazioni e modifiche alla proposta «perché rappresenta uno strumento che serve a dare la giusta organizzazione all’ente in funzione degli obiettivi prefissati ma soprattutto in funzione dei servizi che devono essere erogati in favore della collettività».
 

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