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I sapori di Sicilia in Spagna, storia di Franco da Antillo al cuore di Barcellona

L'arte della ristorazione con tanto di promozione turistica a cominciare dalle foto nel menù. Ecco come gli iberici imparano ad amare le Eolie e la Madonnina

A Barcellona, di Spagna, è per tutti  Franco Sicilia, meglio ancora Franco Etna. Immaginate il tenace figlio di due messinesi di Antillo, con la passione per i fornelli, che cresce e fa crescere prima locali in varie parti d'Italia e poi all'estero grazie all'amore che nutre non solo per il cibo ma anche per la propria terra d'origine.

Questa è la storia di Franco Bongiorno che dopo aver gestito in Spagna diversi locali ha deciso di fare innamorare gli spagnoli del meglio della cucina siciliana già apprezzata in tutto il mondo. La brillante combinazione di pizze 'siciliane" con la ristorazione che è un omaggio a tutta l’Italia, dalla cotoletta alla milanese alle tagliatelle della zia Rosa, non poteva che stregare gli iberici. Oggi Franco è proprietario della "Trattoria Etna" a Badalona, in Spagna. La scelta di trasferirsi in Spagna è nata per caso. Anzi, in qualche modo è stata la cittadina spagnola a sceglierlo. "In effetti non pensavo di fermarmi tanto, era un momento particolare per la mia vita - spiega - ero venuto per una consulenza, ad un mio compaesano, poi le cose sono cambiate...".

Adesso diletta palati ispanici da anni. "La passione per la ristorazione, intendiamoci, non per la cucina - confida - nasce dalla curiosità. Mio padre vive in campagna, la sua passione è l'orto, è un contadino: anche quando c'era poco da mangiare, la qualità non mancava mai. Credo che l'idea di mangiare cose davvero buone, genuine, particolari, la volontà di non accontentarsi di quello di cui si cibano tutti, sia diventata una esigenza per me. In questo ho trovato tre compagni di viaggio eccezionali, il mio socio, un cuoco filippino e mio figlio Giuseppe che non solo come pizzaiolo non ha niente da invidiare a nessuno ma proprio come l'Etna, da cui il nome della trattoria, è un vulcano di idee". È così che il "viaggio" gastronomico comincia già leggendo il menù dove tra gnocchi alla sorrentina e ragù alla bolognese si può ammirare anche la Madonnina del porto di Messina, la valle dei Templi di Agrigento e altre "specialità" siciliane. Nel locale anche stampe e quadri con le isole Eolie e l'immagine di Pirandello. Più promozione turistica di così.

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