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Questo matrimonio non s’ha da fare, settore eventi in crisi: “Tanta confusione e nessuna certezza”

I numeri di un anno nero attraverso due note sale ricevimenti in città: Villa Alba e Borgo Musolino. Perdite del 90% e coppie costrette a scegliere fino a quattro possibili date: "Vogliamo un piano di riaperture concreto"

Confusione, nessuna certezza e coppie di futuri sposi in preda al panico e costrette a riprogrammare di continuo le date di matrimonio. E’ questo il quadro attuale dell’intero settore messo in crisi dalla pandemia da ormai un anno e completamente tagliato fuori dal decreto riaperture Draghi. Una situazione che accomuna l’intero Stivale da Nord a Sud e  che sta portando i rappresentanti di categoria in tutte le piazze d'Italia,  per chiedere risposte concrete, proprio adesso che dovrebbe partire la stagione clou di  matrimoni e  comunioni, senza contare tutte le prenotazioni cancellate  per  eventi privati quali compleanni e festeggiamenti vari.  Ma in città che aria si respira?  Il quadro è a dir poco drammatico. Nonostante la Sicilia  sia in zona arancione, in questo momento anche il possibile ritorno in zona gialla non prende in considerazione la possibilità di riaccendere i motori dell’intero indotto legato agli eventi, generando sconforto non solo  nei gestori dei locali, ma soprattutto nelle coppie che dopo un 2020 da dimenticare avevano confidato nel 2021 per celebrare il loro giorno più bello.

“La situazione in questo momento è tragica- racconta Maria Concetta Clemente che si occupa dell’organizzazione eventi a Villa Alba-  si continua rimandare e in questo anno abbiamo avuto perdite del 90%”.  L’organizzatrice fa riferimento ai matrimoni e agli eventi che dal 2020 sono slittati al 2021, alcuni in programma anche ad aprile e maggio 2021 e che adesso sono stati ancora rimandati a data destinarsi senza contare le nuove prenotazioni: “ Per ora siamo alle prese con le comunioni  che  erano state programmate  in questo periodo ma c’è solo  tanta confusione”.  Considerando che  le celebrazioni religiose sono previste, si fa strada l’ipotesi che le famiglie decidano di programmare una seconda data diversa dal rito  in chiesa  in un periodo in cui non ci saranno  più le restrizioni, insomma fare la comunione oggi per poi festeggiare con amici e parenti un domani non troppo lontano.

E gli sposi? In buona parte si tratta di matrimoni del 2020 che per causa di forza maggiore sono stati rinivati nel 2021: “ La situazione è tragica- continua la Clemente- ogni giorno sentiamo gli sposi che non vogliono più attendere  né riprogrammare. Molti hanno deciso di  aspettare  per vedere come vanno le cose ed eventualmente hanno sempre pronto un piano di riserva”. L’intero indotto sta veramente affondando. Una boccata di ossigeno solo per  la parentesi estiva del 2020 che ha consentito  la ripresa degli eventi a singhiozzo con limitazioni di 30 invitati e  c'è stato chi  pur di “ salvare” il ricevimento  in grande stile  ha voluto spostare tutto di un anno: “ Noi chiediamo di riaprire anche domani  con tutte le precauzioni del caso- continua- perché dopo il primo lockdown abbiamo dovuto affrontare delle spese per dispencer e sanificazione  per poi richiudere ancora,  oltre il danno c’è pure la beffa”.   Il ritorno alla zona gialla potrebbe consentire solo la ristorazione all’aperto  con l’eventualità di serate programmate, ma per gli eventi privati nessun barlume di speranza?

 Il quadro è il medesimo per tutte le realtà di Messina chiuse al pubblico ma  pronte a tranquillizzare clienti  sempre più demoralizzati : “C’è tanta tristezza, l’incertezza  di una mancata programmazione, siamo noi a dovere dare delle linee guida agli sposi,  in una fase  dove a  predominare è l’incertezza”, racconta  la location manager di Borgo Musolino Denise Siclari  dove si concentrano attività  di ristorazione, Boutique Hotel ma prevalentemente sala ricevimenti: “La cosa più assurda è che per le disposizioni organizzative  la parola matrimoni non esiste. Hanno previsto delle regole per tutto cinema , teatri ma non per gli eventi privati, che considerando la presenza di una lista di invitati bene definita è senza dubbio più tracciabile”. Questi i numeri dell’ultimo anno di Borgo Musolino: il 50% dei matrimoni del 2020 sono stati spostati al 2021 solo il 10% degli sposi che invece avevano  scelto il 2021 per spostarsi sta decidendo di spostare al 2022: “Per le coppie è un calvario continuo -prosegue- rispetto all’anno scorso oggi  c’è la voglia di trovare  un compromesso per sposarsi  a tutti i costi. Noi proponiamo una rosa di quattro date  in collaborazione con fornitori e con tutto l’indotto interessato per garantire l’evento in qualsiasi circostanza”.   A complicare le cose un anno  di chiusure al pubblico che ha compromesso in parte la fase organizzativa: “ Dopo  l’isola felice di agosto e settembre- ci tiene a puntualizzare -durante il Natale, che è il periodo in cui si concentrano maggiormente visite di coppie provenienti da fuori per organizzare i matrimoni,  non era consentito stare aperti al pubblico  ciò  ha bruciato  il settore in vista di prenotazioni per 2021 e 2022. Siamo riusci a sopperire organizzando dei virtual tour  e video call che hanno abbattuto tempi e costi”. Ma non tutti si affidano a queste soluzioni e ciò ha causato grosse perdite: “ Noi  organizziamo eventi di nicchia - conclude la location  manager- e registraimo perdite del 50% ma c’è chi ha perso molto di più. Speriamo in maggiori certezze  affinché le strutture  possano continuare ad erogare un servizio, serve  una programmazione concreta. Sicuramente in  tempi così critici  è importante affidarsi ad una azienda solida e a fornitori specializzati per organizzare gli eventi senza limitazioni né  compromessi”.
 

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