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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il liceo Archimede dà spettacolo, in scena al Palacultura con tre progetti

La prima parte dedicata a “Mistero buffo”, la più nota delle produzioni del premio nobel Dario Fo. E' nata anche una vera e propria band: i “Seven Hundred” composta da ragazze e ragazzi di diverse classi e indirizzi

Un successo per gli studenti dell’Archimede, liceo presieduto dalla dirigente scolastica Laura Cappuccio, che lunedì scorso al Palacultura, hanno portato in scena il lavoro di tre straordinari progetti Pon: “La scuola incontra il teatro”, “tanto per cantar” e “Musica maestro”.  

La prima parte dello spettacolo è stata dedicata al progetto teatrale che ha visto la messa in scena di “Mistero buffo”, il più noto degli spettacoli di Dario Fo, Premio Nobel per la Letteratura, con un copione adattato , integrato e italianizzatodalla prof.ssa Francesca Spadaro, per consentire ai numerosi attori di interpretare il proprioruolo. Parte importante ha rivestito anche il coro, un coro danzante e interagente  con canti selezionati dalla regia  nel repertorio della musica medievale: " Ma che aspettate a batterci le mani" di Dario Fo," Voi ,ch'amate lo Criatore" dal "Laudario di Cortona","Kalenda Maya" di Raimbaut de Vaqueiras , "In taberna quandosumus "dai "Carmina Burana" e un omaggio alla musica  di Fabrizio  De Andrè nell'adattamento di "S'i fosse foco" di Cecco Angiolieri. L’opera, riadattata e integrata dalla prof.ssa Francesca Spadaro, regista dello spettacolo assieme alla prof.ssa Tania Marano, coadiuvate dalle tutor Annapaola Asprea, Cinzia Mendolia e Maria Gorgone ha visto coinvolti 46 attori e 18 coreuti, che hanno lavorato per tutto l’anno scolastico per la realizzazione di questi progetti artistici.

La seconda parte dello spettacolo è stata dedicata agli studenti del progetto Pon “Musica Maestro” con l’esibizione del gruppo “Seven hundred”, la band musicale coordinata dalla prof.ssa Cinzia Mendolia e dalla tutor prof.ssa Tania Marano, che ha rappresentato per il  liceo Archimede il battesimo di una nuova realtà, quella musicale. Da questo progetto infatti ne è nata una vera e propria band: i “Seven Hundred”, ragazze e ragazzi di diverse classi e indirizzi. L’esibizione è stata superba perché i ragazzi hanno trasmesso con gli “strumenti”e con la voce il loro desiderio di stare insieme e la gioia di essere  liberi dalla paura dei vincoli  mentali e fisici in cui il Covid li aveva imprigionati. Tra i brani eseguiti: Musica Maestro di Raffaella Carrà, “Zombie” dei Cranberries, “People help the People” di Birdy, “Another Brick In The Wall” dei Pink Floyd, “Zitti e buoni” dei Maneskin, “Shallow” di Lady Gaga, “Dove si balla”di Dargen D’Amico, “Futuro”di Psicology, “Viva la Vida” dei Coldplay, “Controvento” di Arisa e ” 50 Special” dei Lunapop. Applausi scroscianti per i ragazzi della band capitanati dalla prof.ssa Mendolia quando hanno eseguito “Laura ora c’è”, versione rivisitata del brano di Nek, dedicata alla dirigente Laura Cappuccio.

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