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Info su eventi, intrighi amorosi e confessioni intime: anche a Messina dilaga la "Spotted-mania"

Oltre 14mila i follower della pagina Instagram "Spotted Messina Official". Un nuovo modo di comunicare e conoscersi che spopola tra i ragazzi. Ma c'è anche chi cerca conforto in un momento difficile. L'intervista all'autore che vuole rimanere rigorosamente anonimo

Anche a Messina dilaga la "spotted-mania". Chi non ha dimestichezza con i social o è già un over 30, probabilmente avrà difficoltà a capire di cosa si parla. Ma è molto semplice: spottare significa avvistare una persona o segnalare una situazione di cui poi si parla anonimamente sul web. Siamo davanti ad un trend internazionale, un nuovo modo di comunicare attraverso i social che spopola tra i ragazzi. 

Una moda che, come detto, ha preso piede anche nella nostra città. Il merito è tutto della pagina Instagram "Spotted Messina Official" o meglio del suo autore: un ragazzo messinese che vuole restare rigorosamente nell'anonimato. "Chiamatemi mister Spotted",  ha detto prima di iniziare l'intervista. Una richiesta che abbiamo accettato, accontendandoci solo di sapere che si tratta di un ragazzo messinese di 27 anni.

"Preferisco non rivelarmi - racconta a MessinaToday - nel rispetto innanzitutto di chi ogni giorno scrive alla pagina. Conosco i fatti di tante persone e se rendessi pubblico il mio nome potrei ritrovarmi in situazioni antipatiche. So che tra i ragazzi c'è tanta curiosità in merito alla mia identità, ma non è una cosa indispensabile alla fine. Non ho detto niente neanche alla mia famiglia".

Da dove nasce l'idea di creare la pagina?

"Ho avuto un'illuminazione. Ero seduto su una panchina a Cristo Re con il mio smartphone in mano. Navigando, mi sono accorto dell'esistenza di un gruppo Facebook in cui si segnalavano fatti o più semplicemente si ponevano quesiti. A quel punto mi è venuta voglia di provare a far qualcosa di simile, affiancandomi ad altre pagine spotted create in Italia. Era il dicembre 2018".

A distanza di quasi tre anni ti aspettavi gli attuali 14mila follower?

"Assolutamente no. Il mio era solo un tentativo che immaginavo potesse avere qualche mese di vita. E invece piano piano la pagina ha preso piede, si è diffusa tra i miei amici per poi arrivare praticamente in tutta la città. Poi durante il primo lockdown è praticamente esplosa. Oggi mi ritrovo a gestire centinaia di messaggi alla settimana, mi contattano anche per cercare o offire lavoro e c'è anche chi propone pubblicità per i suoi prodotti".

Il successo della pagina è quindi dipeso dal lockdown. Come te lo spieghi?

"Rimanendo chiusi in casa molte persone hanno cercato in tutti i modi di distrarsi. La mia pagina ha offerto inaspettatamente questa possibilità e sono ancora sorpreso di quello che è accaduto".

Chi è il tuo pubblico?

"Si tratta perlopiù di ragazzi appena maggiorenni. Utilizzano la pagina per ricevere informazioni su luoghi o eventi della città o sui corsi universitari, altri cercano semplicemente compagnia. Ma la maggioranza mi scrive per conoscere una persona di suo interesse che ha notato in strada. Racconta dove e quando l'ha vista, descrive il suo aspetto fisico e quindi lancia il famoso 'spotted' con la speranza poi di essere contattato. Ma le storie sono tante e non mancano neanche i tradimenti o gli intrighi amorosi degni delle migliori fiction. Ogni messaggio ha una sua peculiarità". 

"Spottare" è utile per far nascere un amore?

"Posso dire di si, sono diverse le coppie che si sono unite grazie a questa pagina. Ricordo un ragazzo che durante il lockdown mi ha scritto per conoscere la vicina di casa che vedeva sempre affacciarsi al balcone. Adesso stanno insieme. Sono nate comitive di amici o gruppi che condividono la stessa passione. Tutto questo da un banale messaggio. E' sicuramente un modo curioso di approcciare che forse indica una difficoltà nell'esternare dal vivo i propri sentimenti. Io ad esempio se provo interesse per una ragazza preferisco cogliere l'attimo e agire di presenza, ma ho capito che non tutti la pensano così e non hanno il coraggio di esprimere i propri sentimenti".

C'è anche chi si lascia andare a confessioni intime?

"Assolutamente si. Ho ricevuto messaggi anche da adulti. C'è chi ha sfruttato la pagina Instagram per raccontare le proprie inquietudini, sfogarsi dopo una delusione, con la certezza della massima riservatezza. Mi sono accorto che tantissima gente vuole solo compagnia, qualcuno che sia disposto ad ascoltare anche se è completamente estraneo. Ho fatto un po' da psicologo senza volerlo, ma devo dire che è piacevole potersi rendere utili anche se non si conosce chi sta dall'altra parte dello schermo".

Perchè la scelta di utilizzare i volti del sindaco De Luca e dell'assessore Musolino?

"Ho cambiato l'immagine del profilo durante il lockdown. Era il periodo delle famose dirette dove si informava la cittadinanza sull'emergenza Covid. De Luca e Musolino erano i personaggi del momento, anche oggetto di meme e commenti ironici. Spero adesso di mettere presto una loro foto senza più la mascherina".

Cosa ti senti di dire alle migliaia di fan della pagina?

"Non posso che dire loro grazie, ma ci tengo a precisare che tutto è nato per gioco. Non vorrei incoraggiare i ragazzi ad utilizzare esclusivamente i social per rapportarsi con il mondo esterno. Ecco perchè sarò contento quando non riceverò più alcun messaggio in cui si tenta un approccio".

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