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Da amministratore della Mazzini-Gallo ai grandi palchi letterari, Angelo Coco: "Scrivo da una vita per passione"

Il vincitore del premio nazionale Dario Galli si racconta: "Notturno Veneziano è il mio primo thriller, una scommessa con me stesso". E' il terzo riconoscimento ricevuto nel giro di pochi mesi per la stessa opera  

Da una passione ritagliata negli spazi di tempo possono nascere dei veri capolavori. E’ questa la storia di Angelo Coco messinese di adozione, arrivato dal nord alla provincia di Messina ad appena tre mesi , che lavora come assistente amministrativo alla Mazzini-Gallo ed è presidente del Consiglio di Istituto. L'ex sindaco di Torregrotta  non ha mai abbandonato il suo più grande amore: la scrittura.

Scrive dai tempi del liceo e dopo la spinta  ricevuta all’università ,che lo ha portato a partecipare al suo primo concorso di poesie, non si è mai fermato  fino alla  recente conquista di ben tre premi per “Notturno Veneziano”, il suo primo thriller  scritto nel 2018: “ E’ un’opera prima questa,  è stata una sfida con me stesso che ha avuto il riscontro che non mi aspettavo- dichiara emozionato- fino a questo momento avevo pubblicato raccolte di poesie e  libri su storie di territorio. Il romanzo  si sviluppa su due filoni temporali:  il primo riguarda la leggenda  veneziana di fine ‘700  sull’incontro tra Casanova e Cagliostro fino alla creazione di un dipinto che sarebbe  legato ai misteri dell’elisir di giovinezza e il secondo riporta nel 2004 quando con la morte di una gallerista il quadro sparisce e ad indagare ci penserà un giornalista”. 

Un andirivieni tra presente e passato che scava nella leggenda per incontrare elementi della fantasia intrecciando storie vere ma velate di mistero.  Il romanzo  ha nei giorni recenti conquistato  il primo premio nazionale Dario Galli a Lamezia Terme,  che porterà alla pubblicazione orientativamente entro maggio per Grafichèditore, con un grande evento di presentazione compatibilmente con l’emergenza Covid. Lo stesso si era già piazzato primo al concorso letterario internazionale "Lagunando" oltre ad aver ottenuto riconoscimenti al Premio "Casinò di Sanremo-Antonio Semeria", "Residenze Gregoriane" a Tivoli e al Città di Castrovillari: “Sono particolarmente soddisfatto che Notturno Veneziano abbia stuzziacato la  curiosità delle giurie”, confessa soddisfatto.

Una passione questa cominciata per caso che è diventata parte integrantee della vita del 60enne messinese, che ha anche collaborato con diversi quotidiani in qualità di giornalista: “ Scrivo da una vita, maturo ciò che viene fuori, ma non sento l’esigenza di scrivere per riempire un foglio vuoto . Le occasioni credo che debbano essere concentrare, ispirate”.

Ma da dove nasce l’idea di un thriller? “A me piace leggere- precisa-  ho ascoltato per caso questa leggenda a Venezia e mi sono detto perché scrivere una storia d’amore? Il  thriller attira di più, appassiona di più”. Una carriera la sua maturata negli anni che come scrittore di poesie lo ha portato a ricevere numerosi premi: “Rhegium Julii”, il "Premio Internazionale Valdagrò"; il "Penisola Sorrentina"; il "Colapesce"; il "Città di Leonforte"; "Città di La Spezia" e  non solo: “ La mia poesia si sente legata- continua- a Cattafi Bartolo per la secchezza della parola e per la creazione di immagini istintive. Per quanto riguarda le storie territoriali avendo fatto giornalismo sono statao spinto dalla curiosità di trovare una risposta dietro un perché”.

Coco dopo i successi collezionati  è già al lavoro per nuova creatura editoriale : “Il mio ultimo libro non è autobiografico, tranne un riferimento ai miei studi organistici . Si evince una volontà mancata: quella di fare il giornalista. Motivo per il quale nel prossimo thriller, che sarà ambientato tra Barcellona di Spagna e Roma  a fine ‘900,  ci sarà sempre un giornalista”.
 

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