Disabile bocciato e riammesso dal Tar, arrivano nuove segnalazioni
La sentenza dello studente laziale difeso dall'avvocato La Cava segna un precedente importante e richiama le scuole alle proprie responsabilità. L'attenzione puntata sul mancato rispetto della legge che prevede piani didattiti personalizzati. Ecco perchè
Era stato bocciato ma adesso il Tar del Lazio ha cancellato la decisione del Consiglio di classe di un liceo scientifico statale di Roma, riammettendolo. Protagonista uno studente "portatore di handicap in situazione di gravità", sofferente di "diabete mellito di tipo I in soggetto affetto da celiachia e Rcu", i cui genitori si sono rivolti all'avvocato di Messina, Vincenzo La Cava.
Il caso riguarda uno studente romano ma sono tanti gli episodi simili in tutta Italia, tanto che,molti genitori si sono rivolti ora allo studio dell’avvocato La Cava in vista dei risultati scolastici che saranno pubblicati a giorni e che spesso non tengono conto dei disagi certificati dagli studenti.
Contro "la non ammissione alla classe successiva" dell'alunno è stato proposto infatti ricorso al Tribunale amministrativo, che ha ravvisato la mancata adozione da parte dell'istituto scolastico del cosiddetto Pei, il Piano educativo individualizzato, nonostante i certificati prodotti attestassero l'invalidità del ragazzo.
Nel ricorso dell’avvocato La Cava si fa riferimento alla tutela dei diritti degli alunni affetti da Dsa (disturbo specifico nell’apprendimento) bocciati o rimandati in spregio alle norme di cui alla L. n. 170/2010.
La legge richiamata impone a tutti gli istituti scolastici l’obbligo di disporre, nel corso dell’anno, strumenti dispensativi e compensativi a favore degli alunni ai quali siano stati diagnosticati i suddetti disturbi tra cui dislessia, discalculia disgrafia.
I giudici hanno quindi annullato gli atti e i provvedimenti impugnati, stabilendo, tra le altre cose, di sottoporre lo studente alla "rivalutazione del profitto, tenendo conto della omessa adozione di rimedi e misure idonee a consentirgli di superare il deficit che hanno concorso in misura preponderante a determinare il negativo esito delle prove scolastiche".
Lo studio La Cava è specializzato in diritto scolastico ed è stato premiato recentemente a Milano, da fonti Awards “Boutique d’eccellenza, diritto scolastico 2019”, per il secondo anno consecutivo.
“Una sentenza unica in Italia – sostiene l’avvocato La Cava -– che ora apre un fronte importante, segna un precedente che obbliga le scuole alle proprie responsabilità. Il problema è che occorre mettere in campo attività di sostegno mirate e d’equipe anche in collaborazione con le strutture sanitarie. Indicazioni che quasi mai vengono messe in atto dalle scuole che hanno precisi obblighi, salvo poi bocciare o rimandare”.
Non a caso l’avvocato La Cava è già stato contattato da alcuni genitori che stanno aspettando l’esito degli scrutini, perchè hanno ragazzi con situazioni di disagio accertate dove le scuole però non hanno predisposto il Pdp (Piano didattico personalizzato) ottemperando alla L. n. 170/2010.