Le rare trombosi dopo il vaccino AstraZeneca: "Abbiamo scoperto la causa"
Una proteina del sangue sarebbe attratta da un determinato componente del vaccino: questo scatenerebbe una reazione a catena che culmina con i coaguli di sangue. La ricerca potrebbe aprire nuovi scenari per il caso della prof Turiaco già allo studio del gruppo scientifico del Dipartimento di Neurologia dell’Amsterdam University Medical Centers
Un team di scienziati di Cardiff, in Galles, ritiene di aver trovato la causa dei rari casi di trombosi registrati dopo l'inoculazione del vaccino anti Covid di AstraZeneca. In uno studio molto dettagliato, che potrebbe aprire nuovi scenari anche per il caso della professoressa Augusta Turiaco, morta a Messina il 30 marzo, gli esperti hanno spiegato come una proteina del sangue venga attratta da un determinato componente del vaccino. E questa attrazione sarebbe "l'innesco" della reazione a catena che coinvolge il sistema immunitario e che culmina con i pericolosi coaguli.
La ricerca, pubblicata sul giornale scientifico Science Advances, rivela che la parte esterna dell'adenovirus, il vettore virale usato nel vaccino anti Covid AstraZeneca, attrae una proteina del sangue come un magnete. Per rilevare questa reazione gli scienziati hanno usato una tecnica chiamata "microscopio crioelettronico" che consente di avere immagini dell'adenovirus a livello molecolare.
Il professor Alan Parker, uno dei ricercatori della Cardiff University, ha dichiarato che la reazione si scatena per una differenza di potenziale magnetico tra l'adenovirus che "ha una superficie fortemente negativa e una proteina prodotta dalle piastrine, chiamata fattore piastrinico 4 (PF4), al contrario estremamente positiva". Questo innescherebbe una reazione fino ad arrivare al coagulo di sangue.
Il 7 aprile 2021 l'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha rilevato un possibile collegamento tra la vaccinazione con vaccino AstraZeneca e casi molto rari di trombi inusuali associati a bassi livelli di piastrine. Una portavoce di AstraZeneca ha sottolineato che i casi di trombosi avvengono più frequentemente se si viene contagiati dal Covid rispetto al vaccino con il farmaco anglo-svedese e che le motivazioni legate a questi eventi non sono ancora state stabilite.
Il caso della prof Augusta Turiaco è anche allo studio del gruppo scientifico del Dipartimento di Neurologia dell’Amsterdam University Medical Centers con il professore Coutinho e con il supporto dell’International Cerebral Venous Thrombosis Consortium (ICVTC). Gli istituti, con la collaborazione di molteplici e prestigiose Università internazionali compresa l’Università di Messina e il Policlinico Martino, hanno avviato uno studio osservazionale di tutti i casi di trombosi venosa cerebrale dopo vaccino anti-Covid19 registrati nei centri europei membri del Consortium.