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Attualità Santo Stefano di Camastra

Nella caserma arriva una "Stanza tutta per sè” per accogliere donne e bambini vittima di violenza

La cerimonia di inaugurazione a Santo Stefano di Camastra si è tenuta alla presenza di numerose autorità militari e civili. Il comandante Marco Carletti: “Il progetto con il Soroptimist virtuosa iniziativa per creare un ambiente protetto e dedicato”

Giocattoli, libri, mura colorate. E’ “Una stanza tutta per sé”, titolo che richiama al saggio dell'autrice britannica Virginia Woolf ma che identifica ormai da tempo anche il nome del progetto avviato dalle Forze dell’Ordine insieme al Soroptimist.

Un progetto che dal 2014  ha lo scopo di sostenere la donna nel delicato e incisivo momento della denuncia di violenze e abusi alle forze dell’Ordine e nel percorso verso il rispetto e la dignità della sua persona.

Oggi c’è “Una stanza tutta per sé” anche al Comando della compagnia dei carabinieri di Santo Stefano di Camastra.

La cerimonia di inaugurazione si è tenuta alla presenza di numerose autorità militari e civili tra cui il comandante provinciale dei carabinieri, Marco Carletti, il viceprefetto di Messina Silvana Merenda, il sostituto procuratore della Repubblica di Patti Alessandro Lia, il vice sindaco di Santo Stefano di Camastra Fausto Pellegrino, la vice presidente Nnazionale Club Soroptimist International d’Italia, Ada Florena e la presidente del Club Soroptimist Nebrodi, Marinella Speziale.

Appositamente allestita proprio per accogliere le vittime di violenza di genere, la sua realizzazione nasce, d’intesa con l’Arma dei carabinieri secondo i principi cardini fin qui descritti, dall’iniziativa del “Soroptimist Club Nebrodi” che, a proprie spese, ha ristrutturato, arredato e allestito per la specifica esigenza, un ufficio della caserma.

Una virtuosa iniziativa – come sottolineato dal comandante Marco Carletti – con la quale si è inteso rimarcare proprio l’impegno che l’Arma pone verso le vittime di violenza in genere che intendono sporgere denuncia, recependo in primo luogo le istanze sociali sempre più attente alle vittime e alla centralità della loro tutela anticipata. Per tale ragione, in ossequio alle indicazioni impartite dal protocollo d’intesa tra l’Arma dei carabinieri e il Soroptimist International d’Italia, la stanza è stata tinteggiata di un colore tenue e arredata in modo da mitigare lo stato di disagio delle vittime denuncianti, potendo così infondere il giusto senso di accoglienza e ascolto, con particolare attenzione ai più piccoli mediante l’allestimento di uno “spazio gioco”, con libri e giocattoli.

Ed in tale ottica si inserisce la formazione degli operatori che rappresenta, ormai da tempo, uno degli aspetti sui quali l’Arma rivolge particolare attenzione, focalizzandosi principalmente sulla volontà di fornire al personale che opera, la capacità di coniugare le esigenze delle indagini con la necessità di adottare un approccio e metodologie mirate, in grado di ridurre al minimo le conseguenze negative sotto il profilo psicologico e relazionale derivanti dal contatto della vittima con le Forze dell’Ordine.

L’aula per l’audizione della donna che denuncia atti persecutori, maltrattamenti, stalking e ogni altro atto violento è un ambiente protetto e dedicato che tende a un approccio meno traumatico con gli investigatori e a trasmettere una sensazione di accoglienza della persona e attenzione per le sofferenze subite messo a disposizione dalla presidente del “Soroptimist Club Nebrodi” Marinella Speziale, insieme a tutte le socie del club. Una risorsa preziosa dedicata alle vittime più fragili garantendo in modo concreto una ancor più forte percezione della sicurezza e prossimità dell’Arma nel delicato territorio di giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Santo Stefano di Camastra.

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