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Diversamente Unime, l'ateneo di Messina “pedala” con Marzia

Nell'aula magna del rettorato il convegno alla vigilia della quarta edizione del “Giro cicloturistico dei due mari”. Con un veicolo e una donna molto speciali

“Saluto innanzitutto Marzia che domani comincerà questo nuovo percorso con il papà. L’assessore alle politiche sociali del Comune di Messina, Alessandra Calafiore, per la sua innata attenzione a queste tematiche e il presidente del Cus Nino Micali per aver aperto al mondo della disabilità il vasto panorama di attività sportive presenti al Cus UniMe”. Con queste parole il rettore dell'Università, Salvatore Cuzzocrea, ha aperto il seminario svoltosi mìnell'aula magna del rettorato  “Diversamente UniMe”, liniziativa inserita all’interno dell’anno nazionale del turismo lento e sostenibile o, alla vigilia della partenza della quarta edizione del “Giro cicloturistico dei due mari con Marzia”. 

L’evento è stato organizzato dall’Ateneo, da Gianni Raineri, creatore del “Giro dei due mari con Marzia”, dal Panathlon Club Messina Area 9 Sicilia e dal Team MotoStudent Unime “Stretto in Carena”.  All’incontro, moderato dal Eugenio Guglielmino,  sono intervenuti oltre Gianni e Marzia Raineri,  anche il professore Ludovico Magaudda e Francesco Borzì il quale si è occupato di disegnare quello che al momento è solo un progetto del veicolo, con l’obiettivo di industrializzare la bici e metterla in commercio in modo che coloro i quali ne avranno di bisogno la possano utilizzare. Contestualmente, la nuova bicicletta “Marzia 2.0” prevede lo spostamento della ragazza nella postazione davanti su un sedile più stabile e accomodante. La nuova creazione potrà definirsi un tandem a tre ruote, due davanti e una dietro in quanto verrà eliminato quell’attaccato con il gancio che rendeva pericoloso il veicolo, rendendo il tutto un blocco unico.  Tra le altre cose, è prevista la pedalata assistita a supporto della parte elettronica.

Le tappe della pedalata contro le barriere

Questo evento – ha commentato Guglielmino, che si è impegnato per migliorare le prestazioni e le dotazioni di una bicicletta – è frutto di un lavoro molto impegnativo che ha coinvolto molti colleghi e tanti studenti e laureandi. Ringrazio l’amministrazione universitaria per l’ampia sensibilità dimostrata e che continua a manifestare riguardo alle attività connesse ai diversamente abili. Oggi, rappresento anche il Panathlon Club Messina Area 9 Sicilia e sono contento che alcuni panathleti siano presenti in questa Aula Magna. Faccio un plauso a loro che sono esempi di fair play e lealtà sportiva. Iniziative come questa e come il Giro cicloturistico dei due mari con Marzia sono la prova più tangibile di come sia bello reinserire i diversamente abili, nel tessuto sociale, attraverso lo sport”.

“Il Giro cicloturistico dei due mari con Marzia – ha dichiarato Gianni Raineri, padre della ragazza – è nato quasi per gioco ed è stato ispirato da Marzia. Desiderava essere più vicina a chi aveva più problemi di lei; è senza dubbio una paladina dei diversamente abili e vuole rappresentarli. Portando in giro il suo messaggio, vogliamo dire al mondo che per abbattere le barriere architettoniche è necessario abbattere, per prime, quelle mentali delle persone. Desidero ringraziare anche l’Università di Messina per la sua collaborazione nel progetto della bicicletta di Marzia, versione 2.0”.

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