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Redazione

Angela Rizzo: "I fondi dei Piani di zona per l'autismo e non per foraggiare la Social City"

L'Esperta di Cittadinanzattiva descrive i disagi di famiglie e bambini e cosa succede dei finanziamenti del distretto sociosanitario provinciale

Leggo e sono a conoscenza dei disagi che vivono le famiglie con figli autistici. A Messina il numero delle persone affette dallo spettro autistico sono circa 480 e purtroppo cio’ che offre il sistema sanitario non riesce a soddisfare le esigenze delle famiglie e non incide sul percorso educativo dei 480 che accusano questi gravi problemi. Poche ore a settimana non bastano.

E’ chiaro che poche ore a settimana di terapia riabilitativa non bastano, questo intervento e’ in capo al sistema sanitario, che dovrebbe incrementare i centri per le terapie. A Messina, all’ex Marino Mortelle da poco e’ stato inaugurato il “Bioparco delle intelligenze e delle neuro fragilità” con l’accordo dell’aprile 2017 tra il Comune di Messina, il Cnr e l’Irccs Centro Neurolesi,  a distanza di due anni da quella firma iniziano le attività del centro dedicato interamente ai bambini fragili in età evolutiva. Come dicevo, la sanita’ sta facendo la sua parte, ma ai bambini e agli adulti autistici tutto cio’ non basta e non basta nemmeno ai genitori  in quanto un bambino o adulto autistico ha bisogno di attenzione 24h su 24h e quindi oltre all’assessorato alla Salute, oltre al ministero insomma oltre alla parte medica si ha necessita’  di avere un Centro Diurno per tutte le fragilita’ e disabilità.

Il Centro Diurno è di competenza dell’Ente Locale .Probabilmente questa amministrazione non ha contezza anche se in campagna elettorale si e’ molto prodigata … a parole. Le famiglie lasciate sole non riusciranno mai a gestire h24 i loro figli, è necessario andare a vedere cosa c’è dietro, cosa ha passato la famiglia. Le telefonate sono di questo tenore: «Dobbiamo trovare una sistemazione per un bambino di anni x con diagnosi di autismo» La famiglia non lo vuole più, lo vuole affidare al tribunale dei minori. Sono pugni nello stomaco, rimani senza fiato. Poi capisci che la vita di queste famiglie è difficile, ma questa parola e in questi casi  diventa troppo generica e non racconta veramente la loro vita. Tutta la disabilità comporta una cura incessante, non esiste riposo. L’autismo ha un impatto maggiore perché dura tutta la vita, a differenza di una malattia e, a differenza di altre disabilità, si tratta di bambini che non si fermano mai. Nei primi anni dormono pochissimo. È stancante a livello fisico e mentale.

Non c’è momento di pausa, non c’è possibilità di lasciare da soli questi bambini, alcuni non hanno il senso del pericolo e si mettono in situazioni potenzialmente pericolose: sporgersi da balconi e finestre, attraversare la strada. È continuo il rischio di perderli. I casi sono tutti molto diversi e in casi di ritardo cognitivo serve anche assistenza quotidiana per vestirsi e per mangiare. Di continuo ho sentito persone dire che non ce la facevano più e sempre dico, soprattutto alle madri, di restare attaccate al resto della vita che hanno, al lavoro, agli impegni, per mantenere la propria identità di persona senza annullarsi. A livello sociale si è in una gabbia perché è difficile uscire a cena, ma anche invitare gente, fare una vacanza con altre persone perché per questi bambini la folla e il rumore sono situazioni problematiche. Questo è logorante, anche se all’inizio il genitore mette tutto se stesso nel lavoro sul figlio senza pensare al sollievo per sé.

Per respingere un figlio ci vogliono motivi gravissimi: violenza, ingestibilità, incolumità per gli altri componenti della famiglia. Ho saputo  di madri finite in ospedale per i colpi di figli adolescenti. In questi casi il pensiero del “non ce la faccio” viene. I casi sono centinaia e sono quotidiani, ogni giorno famiglie che si lacerano nelle scelte per la gestione del figlio più fragile.  L’autismo ha tante sfaccettature. Ci sono autistici gravemente compromessi a livello cognitivo che non sono in grado di esprimere i bisogni più elementari. Questi casi mandano in tilt le famiglie perché i bambini non dormono, sbattono la testa al muro, graffiano o mordono la mamma e i fratelli. Cosi’ il genitore si trova a difendere il bambino autistico, ma anche i fratelli e se stesso. Spesso si perdono i primi anni di vita in terapie inutili e le famiglie non sono formate per gestire situazioni gravi.  Senza supporto si arriva o alla tragedia perché la famiglia non vede soluzioni o alla scelta di spostare il bambino in qualche struttura anziché dare supporti a casa.

Il problema non è solo dei casi all’apparenza più gravi.  Ci sono genitori che faticano ad accettare una diagnosi così infausta e si illudono che col tempo qualcosa cambi e intanto passano gli anni più utili per i bambini che sono quelli dai 2 ai 6 anni.  Le famiglie devono essere prese per mano e non  lasciarle a se stesse dopo la diagnosi. Perché il Comune di Messina, ad oggi non ha messo in essere nessuna azione per far fronte alla mancanza di un Centro diurno? Centro diurno? Eppure come scrivevo prima in campagna elettorale ha promesso il necessario e indispensabile centro diurno.  Mancano i soldi? Assolutamente no.

Questa Amministrazione in data 30 agosto 2018, nella pagina De Luca Sindaco di Messina, ha pubblicato un post dal Titolo “Proficua missione palermitana dei nostri assessori Alessandra Calafiore e Carlotta Previti! … sono stati scovati 7 milioni di euro da rimodulare e programmare sulla legge 328/2000…” da questo annuncio shock e’ passato questi un anno. Il 22 Marzo 2019 altro annuncio shock da 7 sono diventati 10 milioni di Euro  “recuperati” e sempre relativi ai Piani di Zona. La notizia della scoperta del forziere contenente 7 milioni di euro e’ solo misera propaganda. Nella mia qualità di Responsabile Regionale per i servizi sociali di CitadinanzAttiva avevo fatto una ricognizione delle somme (richiesta dall’assessorato alla Famiglia…) e con nota n. 16 del 16 Marzo 2018 avente per oggetto: Comune di Messina Assessorato ai servizi sociali – Ricognizione sulle somme non spese del Piano di Zona 2010/2012. L’inutilita’ del Piano di Zona predisposto dall’Amministrazione Accorinti per il 2013/2015, in sintesi nulla di eccezionale, è stato fatto da questa Amministrazione, solo propaganda. 

Oggi 05.08.2019 posso affermare che questi soldi sono ancora stati rimodulati: a quanto pare è stato dato mandato di rimodulazione alla Messina Social City e fino al 31 Luglio in Assessorato a Palermo non avevano nulla in mano. Oltre il danno, la beffa: se non vengono spesi questi 7 o 10 milioni di Euro il Comune di Messina non potra’ accedere ai nuovi Piani di Zona. Insomma stiamo perdendo altre risorse per non aver speso i 7 o 10 milioni. 

Le somme che stiamo perdendo si evincono  dall’ALLEGATO 1 e ALLEGATO 2  AL DDG n. 1251 del 11/07/2019
RIPARTO FONDO NAZIONALE POLITICHE SOCIALI ANNUALITA' 2018 E. 994.871,87 e per l’anno 2019 altri 994.871,87 

Sig. sindaco, mi creda, la colpa è solo ed esclusivamente di questa amministrazione, lei e’ stato eletto il 24 giugno 2018 ed e’ passato gia’ molto tempo, non mi sembra corretto dire che e’ colpa di quelli che c’erano prima o del destino cinico e baro, la colpa e’ semplicemente di questa amministrazione; vorrei anche capire perche’ questi importi devono essere rimodulati dalla Messina Social City, forse per introitarli e pagare cosi’ i lavoratori, senza mettere in essere politiche di programmazione e miglioramento?  E’ giunto il tempo di fare meno passerelle e/o abbracciate collettive e di trovare il  modo di utilizzare questi soldi per un centro diurno per le persone piu’ fragili e per coloro che soffrono delle spettro autistico, aiuti queste famiglie disperate e la smetta con i proclami, dopo un anno e due mesi ci vogliono i fatti. 

La giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo è un giorno riconosciuto a livello internazionale per incoraggiare gli Stati membri delle Nazioni Unite a prendere misure per sensibilizzare riguardo le persone con autismo ...ma vedo che oltre alle passerelle e qualche  foto non c'ènulla di concreto. Questi  7 o 10 milioni potrebbero essere utili non certo a foraggiare la Messina Social City, ma per ristrutturare qualche immobile gia’ in possesso di questa amministrazione e finalmente dotare questa sventurata citta’ e queste persone con disabilita’ varie di un Centro diurno. 

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