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Coronavirus, riflessioni di un operatore culturale: "Voglia di rilancio ma chi tutela gli artisti?"

Messinatoday ha chiesto a Paride Acacia dell'Accademia "On stage" come i professionisti dello spettacolo vivono l'emergenza e cosa li attende

"Questa giusta pausa forzata, per la tutela della salute pubblica, apre per noi artisti una doppia riflessione, da una parte emerge forte la voglia di tornare con nuove energie ed una nuova progettualità: - emergenza permettendo -, con la mia Accademia di Musical e Recitazione ON stage, che gestisco insieme ai maestri Sarah Lanza e Christian Gravina, terremo corsi di formazione per il canto, la danza e la recitazione per tutta l'estate, cercando di allestire - per settembre - gli otto spettacoli tra prosa e musical che abbiamo lasciato in sospeso;  in più stiamo pensando ad un campus estivo con grossi nomi del musical e della prosa, oltre alle lezioni che stiamo tenendo quotidianamente on line; però tutto questo non ci esime dal fare delle profonde riflessioni a margine della crisi, riflessioni che facciamo ormai da tempo, e che la criticità derivante dall'allarme Covid ha acuito. Gli artisti girovaghi, gli artisti di strada, senza più strade da percorrere, né pubblico da intrattenere, gli artisti insomma, coloro che non hanno possibilità di tutela, (non tutti) non hanno contributi versati, né partita Iva, attori, danzatori, musicisti, maestranze, dopo quasi un mese di inattività, con davanti l'incertezza, chi li tutela? Così come i teatri off sparsi nella nostra città che non hanno nessun contributo e tirano avanti grazie alle proprie forze economiche, come faranno a riaprire, dopo mesi di pesante inattività? I professionisti dello spettacolo, soprattutto nella città di Messina, quelli che lo fanno di mestiere, non quelli che lo fanno nel dopo lavoro, come secondo lavoro, per hobby, dovranno rimboccarsi le maniche, fare squadra, perché da soli non si esce da questa crisi, e ripartire tutti insieme, con proposte di formazione, spettacoli, e stagioni teatrali all'insegna della qualità e della condivisione.

Una cosa di cui non siamo sprovvisti è l’ottimismo e la voglia di rilancio. In tutto questo esortiamo la città di Messina, il pubblico, a rispondere in maniera significativa alle attività che gli operatori culturali proporranno, invitiamo l’amministrazione comunale a tutelare e sponsorizzare -lì dove i mezzi lo permettano- codeste attività. In tutto questo l 'Ente Teatro Vittorio Emanuele dovrà essere il volano delle attività svolte dai professionisti in città, appoggiando, concedendo spazi e mezzi, e soprattutto supportando in maniera concreta, le iniziative sul territorio. Credo che la funzione che va al di là del mero intrattenimento svolto on line dai moltissimi attori, musicisti e ballerini in questi cupi giorni di quarantena, sia stata importantissima, ed  ha fatto emergere in maniera chiara la funzione sociale dell’artista: letture di favole , canzoni e coreografie, approfondimento e lezioni on line di teatro, sono stati essenziali e saranno essenziali (speriamo al più presto dal vivo) nel tessuto connettivo della società del dopo covid , noi lo abbiamo sempre saputo e rivendicato;  adesso credo, né abbiamo tutti più consapevolezza. Questa categoria artistica (che non è la sola ovviamente ad aver subito un grosso stop) deve essere regolamentata e tutelata". 
Paride Acacia.  

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