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Redazione

Dalla Nato “pacifica” al nucleare di Bill Gates: altri cambiamenti, non solo climatici

Notizie che si susseguono in un arco di tempo brevissimo: la Nato diventa “pacifica”, Bill Gates produce il nucleare, Elon Musk conquista lo Spazio e non è tutto.

C’è il ruolo, ancora avvolto nel mistero, che Zukeberg e Bezos certamente potrebbero avere nella complessa vicenda dei Bitcoin e delle criptovalute, con cui operano e speculano per moltiplicare i loro guadagni e la notevole influenza di Gates e della sua ex moglie Melinda sulla O.M.S., di cui attraverso la loro Fondazione sono azionisti al 10%. I movimenti dei nuovi signori della finanza planetaria sono rapidi e non sono ancora catalogati con ordine, generano anche paure che rientrano nel calderone del complottismo globale, tuttavia certe notizie che riguardano le loro attività circolano sulla stampa internazionale. Così si apprende da una notiziola pubblicata sulla pagina economica di diversi giornali europei che Bill Gates, in Wyoming, sta realizzando il reattore del futuro e avrebbe scelto il Wyoming, il maggior produttore Usa di carbone, per costruire la prima centrale nucleare di nuova generazione, dotata di un reattore Natrium.

Messa a punto da TerraPower, la società fondata una quindicina di anni fa dallo stesso Gates, che è presidente e Ceo, la nuova centrale sostituirebbe quindi quattro centrali a carbone in via di dismissione. Certo una iniziativa meritevole in direzione della decarbonizzazione del pianeta, ma il nucleare non è un settore strategico?

E i suoi colleghi che si sono fatti una Nasa privata e realizzano voli a pagamento di privati cittadini nello spazio, probabilmente, a modo loro, danno un contributo alla conquista complessiva dello spazio. Ma una materia così delicata e importante, può essere appaltata, nel nome del business, interamente ai privati? Può essere considerata un affare interno americano o è un tema che riguarda il mondo intero, la sicurezza di tutti? Con queste nuove superpotenze economiche, che trasudano liquidità eccezionali e si muovono con una rapidità un tempo impensabile, è chiaro che vanno ripensati tutti gli schemi della politica e dell’economia in cui ci vogliamo rifugiare per non vedere il mondo com’è.

Del resto la politica, anche ai più alti livelli, non è che goda di ottima salute. Il ritiro da brividi dall’Afghanistan ne è una dimostrazione e questa sorta di Nato del Pacifico, formata da Usa, Inghilterra e Australia per contenere la potenza cinese con tre sommergibili nucleari, sembra un azzardo. Reagisce Macron, infastidito non tanto perché questa mossa toglie ruolo all’Europa, ma perchè la nuova alleanza manda in fumo una commessa francese per la costruzione di 10 sommergibili in Australia. Pare dunque che la carenza di buoni politici e di statisti di rilievo sia la nuova realtà, c’è in discussione il primato della politica che, dove può, ricorre purtroppo a soluzioni autoritarie.

Dalla Nato “pacifica” al nucleare di Bill Gates: altri cambiamenti, non solo climatici

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