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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Redazione

Primo Settembre 1847, Messina capitale del Risorgimento italiano

Un vento di libertà che durò poco, ma che inaugura i moti risorgimentali. La lapide che ricorda l'evento nel cuore della città

“Fatti precorrendo e idee / Messina / iniziava qui il Risorgimento italiano / il I settembre MDCCCXLVII”. 

Con questa lapide, posta sulla via I settembre all’intersezione con Piazza Duomo, si commemora il primato di Messina come città capitale del Risorgimento italiano. Un anno prima rispetto all’epoca delle ben più note Quattro Giornate di Milano, precisamente l’1 settembre 1847, la città dello Stretto, infatti, fu percorsa, con moto ascendente, da una forte ventata rivoluzionaria che di lì a poco avrebbe investito l’intera penisola.

La sommossa fu preparata nella sede dell’antico Gabinetto di Lettura che sorgeva a Piazza Duomo, ma, a causa dell’esiguo numero dei rivoltosi e della scarsità d’organizzazione, la ribellione non riuscì a sopraffare l’esercito borbonico. Il governo borbonico, avvertito per tempo da un delatore, ebbe così tutto il tempo di organizzare la sua sanguinosa soppressione che nell’arco di un solo pomeriggio spense ogni speranza degli insorti.

Una rivolta da non dimenticare

Alcuni di costoro, fuggiti nelle campagne, riuscirono a lasciare la città, ma chi fu catturato durante i moti non ebbe scampo. Il calzolaio ventisettenne Giuseppe Sciva (a cui è intitolata l’omonima via nel quartiere di Montepiselli) fu l’unico rivoltoso a essere fucilato, mentre un altro condannato – l’abate Crimi – dovette al suo abito religioso e a un antico concordato con il Vaticano la commutazione della pena. Il sacrificio degli eroici messinesi non fu tuttavia inutile. Solo qualche mese dopo, nel gennaio 1848, Palermo insorse riuscendo in breve tempo a tenere le fila di comitati insurrezionali sparsi per tutta l’isola e poi confluiti nel Comitato Generale Provvisorio che emanò una nuova Costituzione.

Un vento di libertà, insomma, che durò poco, ma che fa di Messina la città che in Italia inaugurò i moti risorgimentali. Una data importante, insomma, quella che, in epoca risorgimentale, diede il suo nome all’antica via Austria la quale, in epoca pre-unitaria, collegava il porto con la Piazza del Duomo.

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